Domani a Reggio Calabria il sabato antifascista

"Seminiamo cultura per piantarla con la violenza" è questo lo slogan con cui l'Arci Provinciale di Reggio Calabria invita la cittadinanza tutta a prendere parte al Sabato antifascista che si terrà, il 25 novembre 2017, dalle ore 17.00 alle 20.00, presso Piazza Camagna di Reggio Calabria,.

Il Sabato Antifascista non è un singolo evento, ma un ciclo di iniziative a cadenza mensile organizzato dall'Arci al fine di sensibilizzare e promuovere la partecipazione attiva della cittadinanza. Nei diversi appuntamenti, che si svolgeranno solitamente l'ultimo sabato di ogni mese, l'antifascismo sarà declinato nelle sue più varie tematiche e sfumature.

L'ultimo sabato del mese di novembre, giorno 25, coincide con la Giornata Internazionale Contro la Violenza Sulle Donne. L' Arci dedicherà quindi l'apertura del ciclo di iniziative ad una tematica complessa e cruciale, che coinvolge profondamente la coscienza di ognuno di noi. Il regime fascista non ha certamente inventato la discriminazione delle donne, né tantomeno la cultura patriarcale; ha tuttavia enfatizzato entrambe, nel quadro di un'ideologia della superiorità maschile ribadita ed espressa a più riprese, tanto a livello propagandistico quanto sul piano legislativo – si ricordi a tal proposito che con il codice penale del 1931 e il codice civile del 1942 il regime fascista ha riproposto la podestà maritale e riaffermato il divieto di aborto e di propaganda anticoncezionale. Nel corso di un colloquio con lo scrittore Emil Ludwig, Benito Mussolini si espresse così: "Non darò il voto alle donne...la donna deve ubbidire. La mia opinione della sua parte nello Stato è opposta a ogni femminismo [...] Nel nostro Stato essa non deve contare".

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Il fascismo in Italia fu un fatto tragico, ma anche un fenomeno complesso. Uno dei capisaldi di tale complessità fu l'ideologia marcatamente sessista e discriminatoria, a partire dalla quale il regime fascista poté attuare una brutale politica di emarginazione e subalternità delle donne. In questo senso, una visione del mondo alternativa, fondata sulla parità di genere e sul contrasto ad ogni forma di discriminazione, si configura automaticamente come Antifascista.

L'Arci ritiene pertanto che sia assolutamente legittimo dedicare il primo dei Sabato Antifascisti alla sensibilizzazione contro la violenza sulle donne. Antifascismo è, anche, antisessismo.