Allenatore "boss", senatore Stefàno: "Situazione da rivedere"

"Dare una seconda possibilità a chi ha sbagliato è giusto ma permettere che un uomo, con una simile storia personale e una simile condanna a carico, venga ingaggiato per allenare una squadra, peraltro in una regione che conosce bene il dramma della Ndrangheta, è un messaggio troppo pericoloso. Iannì, in questo momento, non ha certamente il codice etico e il profilo per interpretare i sani valori che lo sport deve trasmettere. Occorre intervenire". Così il senatore Dario Stefàno (misto) sulla notizia pubblicata dalla testata calabrese lacnews24 secondo la quale Natale Iannì, condannato in appello per associazione mafiosa a 9 anni, 6 mesi e 20 giorni di reclusione, sarebbe stato incaricato di allenare la ReggioMediterrane, squadra di calcio del campionato di eccellenza calabrese.

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"Ha fatto bene Klaus Davi a sollevare questa incredibile vicenda e non si può far finta di nulla. Lo sport deve offrire, soprattutto alle nuove generazioni, insegnamenti differenti. Deve essere - conclude Stefàno - avamposto di educazione e di legalità".