La Cgil ricorda Franco Fortugno

Nell'inviare un messaggio di vicinanza alla moglie Maria Grazia e all'intera famiglia Fortugno e onorare la memoria del vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria, il segretario della CGIL di Reggio Calabria – Locri Gregorio Pititto, attraverso questa triste ricorrenza, vuole onorare le speranze e le attese di questa terra, e in particolare dei suoi giovani.

"L'omicidio politico-mafioso di Franco Fortugno, avvenuto dodici anni fa, rappresentò uno spartiacque. E' stato il segno per il modo efferato e audace, il tempo e il luogo in cui avvenne, che qualcosa mutava radicalmente nei riti della criminalità organizzata del nostro Paese.

Si è trattato di un episodio che ha deturpato l'immagine di una regione per molti versi complicata, mettendo in ombra tutto il positivo che la Calabria pure esprime sul piano della solidarietà e dell'accoglienza.

Dodici anni non sono passati invano ma la strada da percorrere è ancora molto lunga. "Siamo stati privati di una persona perbene e capace – sottolinea Pititto – ed è necessario che la doverosa memoria svolga la sua insostituibile funzione all'interno delle diverse istituzioni della Repubblica. Sono l'illegalità e la 'ndrangheta a togliere il lavoro ai nostri giovani e a impedire lo sviluppo della Calabria".

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Esiste la necessità di mettere il Mezzogiorno nelle condizioni di riprendere in mano il proprio destino, perché nessuno potrà essere protagonista del riscatto di queste terre al posto delle donne e degli uomini del Sud. Per raggiungere questo obiettivo vanno chiamate a raccolta le energie migliori".

La CGIL continuerà ad essere presente in questi territori; e affinchè il sangue versato sia fecondo, collaborerà instancabilmente ad animare e mettere insieme quanti, la stragrande maggioranza degli abitanti della Locride, pretendono un futuro migliore. Proprio come desiderava Franco Fortugno.