Aeroporto di Reggio Calabria, “Si naviga a vista”. Gli ex Sogas esclusi insorgono

Reggio Prefettura 19 luglio 1"Si naviga a vista fino al 5 dicembre", ovvero fino al giorno della sentenza, con cui il Consiglio di Stato si esprimerà sul bando Enac per la concessione della gestione trentennale degli aeroporti di Reggio e Crotone. Ad affermarlo è lo stesso presidente di Sacal, neosocietà di gestione del Tito Minniti, Arturo De Felice, il quale ha preso parte alla riunione convocata in Prefettura per discutere della vertenza relativa ai lavoratori della fallita Sogas.

Dopo l'incontro al palazzo del Governo, dalla voce dei sindacati e degli ex operai aeroportuali emerge malcontento per la massiccia esclusione degli ex Sogas dalla graduatoria dei bandi Sacal per il reclutamento del personale da impiegare nello scalo reggino a tempo determinato. Sui criteri di assunzione gli stessi lavoratori promettono ricorsi ed esposti alla Procura della Repubblica.

Le organizzazioni sindacali e gli ex Sogas, riassorbiti in minima parte (circa un terzo), adesso chiedono a gran voce un tavolo istituzionale nazionale, davanti all'insussistenza di Comune, Città metropolitana e Regione.

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In questo senso, il prefetto Michele Di Bari si impegnerà per portare la vertenza sui tavoli ministeriali. L'obiettivo è trovare percorsi di tutela. Una delle ipotesi avanzate è quella della creazione di un'agenzia del lavoro, come accaduto con i portuali di Gioia Tauro.

Come ricordato da Domenico Miletta, RSA Filt-Cgil, "è in atto un dramma sociale su 60 lavoratori, più i 25 della Sicurcenter che era la ditta che gestiva i controlli di sicurezza".

"L'unica speranza rimasta – ha proseguito il sindacalista, all'uscita dal palazzo del Governo –è quella di spostare il tavolo a livello ministeriale, attraverso il prefetto Michele Di Bari, l'unico che si è impegnato concretamente per i lavoratori. La politica è stata assente".

La preoccupazione per il futuro dei lavoratori, dunque, rimane alta. Non lascia tranquilli neanche la situazione dell'aeroporto dello Stretto che appare "precaria", così come, appunto, la gestione "provvisoria" della Sacal, in attesa della decisione del Consiglio di Stato sul bando Enac del prossimo 5 dicembre, che potrebbe cambiare le carte in tavola.