Chiuse le indagini sulla 'ndrangheta di Laureana di Borrello: 48 indagati

reggiocalabria cedir22aprdi Angela Panzera - Sono 48 le persone a cui il pm antimafia Giulia Pantano ha notificato l'avviso di conclusioni indagini. Tutte sono coinvolte, a vario titolo, nella maxi-operazione messa a segno dai Carabinieri reggini denominata "Lex". Adesso quindi la Dda dello Stretto chiude il cerchio sulla 'ndrangheta di Laureana di Borrello con in testa le cosche "Ferrentino-Chindamo" e "Lamari". Tanti i reati contestati dal procuratore aggiunto, Gaetano Paci e dal pm Pantano.

Si va dall'associazione mafiosa, concorso esterno, porto e detenzione di armi da guerra e comuni da sparo, traffico di sostanze stupefacenti, estorsione, danneggiamenti, lesioni personali gravi, frode sportiva, intestazione fittizia di beni, incendio, tutti aggravati dal metodo e dall'agevolazione mafiosa. Il blitz scattò il 3 novembre dello scorso anno. L'indagine, svolta dai militari della Compagnia di Gioia Tauro- all'epoca guidati dal maggiore Francesco Cinnirella- avrebbe fatto luce su una serie di episodi avvenuti a Laureana di Borrello a partire dal mese di giugno del 2014, dai quali erano emersi chiari elementi indizianti circa l'operatività e l'efferatezza delle 'ndrine attivein quell'area ed in grado di esercitare un controllo di tipo mafioso sull'intera comunità.

Le cosche Ferrentino-Chindamo e Lamari, secondo l'accusa, sarebbero delle "articolazioni autonome" dell'associazione per delinquere di tipo 'ndranghetistico ossia la "Locale di Laureana di Borrello" del mandamento Tirrenico, ramificate anche in altre province del Nord Italia come Milano, Varese, Pavia e Como. Ed è stato proprio tramite questa inchiesta che dopo l'invio della commissione ispettiva al Comune di Laureana, e la conseguente relazione, che il Consiglio dei Ministri, su proposta del Prefetto reggino, Michele Di Bari, ha sciolto l'ente l'undici maggio scorso. Stando alle carte dell'indagine "Lex" il Comune di Laureana di Borrello sarebbe stato, negli ultimi anni, un ente soggetto ai condizionamenti da parte delle cosche di 'ndrangheta locali che, grazie alle compiacenze di alcuni politici, erano riuscite ad ottenere l'aggiudicazione di alcuni appalti comunali, facendo leva anche sui rapporti, stretti e continuativi, riscontrati tra gli affiliati alle 'ndrine ed alcuni esponenti della politica locale.

Su ordine della Dda, i Carabinieri fermarono infatti, Vincenzo Lainà, l'ex assessore con delega al "verde pubblico, agricoltura, manutenzione, tradizione, servizio idrico, servizi demografici, viabilità, fiera ed artigianato" del Comune di Laureana di Borrello, indagato per concorso esterno in associazione mafiosa. Per l'Antimafia Lainà sarebbe il referente politico del sodalizio criminale, cui lo stesso forniva di fatto un concreto, specifico, consapevole e volontario contributo. Adesso l'Antimafia si appresta a celebrare un altro dei maxi –processi che vede le cosche della Piana di Gioia Tauro nuovamente alla sbarra.

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Ecco l'elenco degli indagati:

Aschei Fabio Pierluigi, classe '61

Barberio Francesco, classe '62

Bevilacqua Mario, classe '72

Biellova Alla, classe '89

Brogna Francesco, classe '89

Bruzzese Gianfranco, classe '79

Chindamo Alberto, classe '88

Chindamo Domenico, classe '70

Ciancio Francesco Antonio, classe '95

Comi William, classe '85

Cordiani Celeste, classe '85

Digiglio Antonino, classe '75

Dimasi Giuseppe, classe '88

Dimasi Pasquale, classe '86

Ferrentino Alessandro, classe '73

Ferrentino Alessio, classe '78

Ferrentino Alessio, classe '84

Ferrentino Marco, classe '80

Francesco Ferrentino, classe '90

Francesco Lamanna, classe '86

Freitas De Siqueria, classe '86

Furuli Roberto, classe '92

Lainà Vincenzo, classe '63

Lamanna Antonello, classe '75

Lamari Angelo, classe '67

Lamari Mattia, classe '97

Lamari Rocco, classe '65

Lamari Vincenzo, classe '68

Lombardo Giuseppe Salvatore, classe '66

Mandaglio Andrea, classe '95

Mandaglio Giovanni, classe '93

Marafioti Albino, classe '85

Mastroianni Fabio, classe '87

Mezzasalma Fabio, classe '63

Monea Salvatore, classe '74

Napoli Claudio, classe '76

Oppedisano Maurizio, classe '81

Panigo Marina, classe '59

Papandrea Natale, classe '91

Pettè Pasquale, classe '67

Pettè Tiziana, classe '81

Piro Francesco, classe '57

Piromalli Vincenzo, classe '69

Pititto Giuseppe, classe '75

Prossomariti Andrea, classe '73

Sibio Giovanni, classe '89

Signorello Josè, classe '87

Zito Felice, classe '91