E’ testa a testa Melillo-Cafiero De Raho per la Procura di Napoli

cafieroderaho ildispaccio500Federico Cafiero De Raho potrebbe lasciare la Procura di Reggio Calabria in tempi piuttosto brevi. Il Governo aveva parlato, in maniera ondeggiante, fino al 29 dicembre, di proroghe e dunque si riteneva ragionevole che ciò sarebbe avvenuto. Alla fine così non è stato e il procuratore della Repubblica di Napoli, Giovanni Colangelo, 70 anni, va in pensione per raggiunti limiti di età. E' stata infatti decisa la proroga del pensionamento a 72 anni, ma solo per i giudici al vertice della Corte di Cassazione: una iniziativa, questa, che insieme ad altre ha suscitato la reazione negativa dell'Anm che l'ha definita "discriminatoria per gli altri magistrati", in contrasto con la Costituzione ed ha inutilmente chiesto che l'innalzamento dell'età pensionabile a 72 anni riguardasse tutte le toghe.

La Procura di Napoli, quindi, ha ora bisogno di una guida. E Cafiero De Raho è tra i magistrati che ha inoltrato richiesta di trasferimento.

Dal 2012 Colangelo ha assestato diversi colpi alla criminalità organizzata, tra Napoli e Caserta: ha messo la parola fine alla struttura federativa del clan dei Casalesi, che ancora esiste, ma in fazioni separate, perlo più impegnate a soddisfare i bisogni dei capiclan e delle loro famiglie. Poi ci sono stati gli ingenti sequestri dei patrimoni riconducibili ai clan, le inchieste sulle connivenze tra malaffare organizzato, politica e imprenditoria, le indagini sugli illeciti nella pubblica amministrazione e quelle per assicurare alla giustizia i killer delle vittime innocenti di camorra.

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Ora si apre la corsa per la successione.

A prendere il suo posto, ma nella veste di reggente, il procuratore aggiunto Nunzio Fragliasso, in attesa della fumata bianca dal Consiglio Superiore della Magistratura. Il "toto procuratore" vede in pole position, alla pari, Giovanni Melillo, capo di gabinetto del Ministro della Giustizia, e Federico Cafiero de Raho, attualmente procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, impegnato nella lotta alla 'ndrangheta. In ambienti giudiziari si immaginava una decisione rapida da parte del Csm, per non lasciare in regime di reggenza uno degli uffici giudiziari più importanti d'Italia. Ma, sia l'atteggiamento del Governo, sia, evidentemente, il testa a testa tra Melillo e Cafiero De Raho sta allungando i tempi.