Domani a Polistena laboratorio all’aperto del progetto didattico-scientifico Pedagogia della R-Esistenza dell'Unical

Si terrà domani, martedì 6 dicembre, presso la cooperativa Valle del Marro di Polistena, il 16° laboratorio all'aperto del progetto didattico-scientifico Pedagogia della R-Esistenza, giunto al 6° anno di attività.
80 studenti universitari di Scienze dell'educazione Unical faranno lezione sui campi confiscati alla 'ndrangheta in località Castellace di Oppido Mamertina e chiuderanno la giornata al Centro Polifunzionale Puglisi di Polistena, incontrando il sacerdote antimafia Don Pino Demasi, Referente del Coordinamento di Libera per la Piana di Gioia Tauro, per discutere di democrazia attiva, economia legale e questione meridionale. All'incontro parteciperà Michele Inserra, Caposervizio della Redazione cosentina de Il Quotidiano del Sud, giornalista e intellettuale da anni impegnato nella militanza anticamorra e anti 'ndrangheta.

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"La lotta alla cultura mafiosa –afferma Giancarlo Costabile – non si fa nei salotti televisivi o nelle cene serali, lautamente pagate con denaro pubblico. Ha bisogno di testimoni veri e comportamenti credibili. La Valle del Marro rappresenta un modello di economia legale e di cultura della partecipazione democratica, perché opera concretamente nella realtà complessa della Piana, agendo dal basso, e non in modo notabiliare, per frantumare la società dell'inginocchiatoio che sta uccidendo la speranza di riscatto delle nostre terre. Don Pino Demasi –continua Costabile – è il simbolo di una concezione pedagogica dell'antimafia che si pone come militanza, pratica di coesione e inclusione sociale, identità dei territori. L'Università ha un dovere - chiude Costabile – da cui non può più derogare: quello del coraggio etico e della denuncia sociale. Occorre sottrarre l'antimafia a quella deriva affaristica degli ultimi anni, per restituirle pienamente il suo valore di dispositivo teorico-pratico funzionale alla promozione della cittadinanza responsabile, partecipazione attiva, riscatto sociale. A queste latitudini si chiama Questione meridionale, la cui risoluzione non è più eludibile. La Valle del Marro e la storia di Don Pino Demasi dimostrano che la Calabria e il Mezzogiorno possono vincere pienamente la sfida della modernizzazione culturale".