La Bactrocera oleae è un incubo anche per i produttori di Bisignano

Riceviamo e pubblichiamo:

La mosca delle olive è la responsabile di elevate perdite di prodotto. Da aprile a novembre il temibile insetto può sviluppare fino a sei generazioni. L'inizio di luglio è il periodo in cui normalmente i primi adulti di mosca cominciano ad apparire. Il ciclo biologico ha inizio con la deposizione di un uovo all'interno dell'oliva, da cui ha origine una larva che scava una galleria nella polpa fino a trasformarsi in pupa all'interno dell'oliva stessa o nel terreno.

Le variazioni climatiche di temperatura interagiscono nello sviluppo delle mosche. Particolarmente importante è la temperatura dell'aria che può considerarsi ottimale ai fini della moltiplicazione della specie tra i sedici e i ventisei gradi. L'accoppiamento della specie avviene al crepuscolo a temperature superiori ai sedici gradi. Per i diversi stadi di sviluppo, l'insetto si sviluppa in maniera ottimale a temperature comprese tra gli otto e i trentadue gradi mentre la mosca non sopravvive a temperature superiori a quarantatré gradi e inferiori a meno nove.

La cascola delle olive costituisce il danno economico più importante fra quelli causati dalla mosca, poiché può interessare una parte consistente della produzione. Più dannosa è la caduta precoce del frutto dalla pianta che si ha tra settembre e ottobre quando l'oliva è più matura. La distruzione della polpa tramite l'attività alimentare delle larve altera la qualità delle olive e conseguentemente dell'olio. Il danno più noto è sicuramente l'aumento di acidità del prodotto finale che abbassa la qualità dell'olio e di conseguenza il valore di mercato.

L'intervento per limitare i danni provocati dalla mosca delle olive è il monitoraggio della specie attraverso l'accertamento della presenza degli stati larvali e dell'entità dell'infestazione parassitaria negli impianti olivicoli. Le strategie di difesa in agricoltura biologica sono le esche per la cattura degli insetti e l'utilizzazione di formulati non insetticidi che consentono di prevenire l'attacco della mosca. Per quanto riguarda la difesa degli oliveti convenzionali si può contare su soluzioni di maggiore efficacia poiché in questo caso è possibile ricorrere ai formulati di sintesi chimica. Nel caso l'infestazione si presenta tardivamente e la maturazione dell'oliva lo permette, è opportuno anticipare la raccolta e avviare subito il raccolto alla molitura al fine di ottenere ugualmente un prodotto di buona qualità.

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Intanto anche per quest'anno nelle campagne di Bisignano si cerca di contrastare l'annoso problema ma già dall'analisi visiva le olive presentano tutti i segni della contaminazione larvale. Ancora è presto per parlare di danno irreversibile alla produzione di olio poiché l'eventuale cascola nel periodo di luglio e agosto riguarda solamente una parte limitata del frutto verde. L'unica certezza è la presenza della mosca infestante che ha trovato nella valle del Crati il luogo ideale per vivere e proliferare. Il clima temperato e la presenza di acqua in discrete quantità garantiscono la sopravvivenza dell'insetto anche al cospetto di temperature avverse per la specie.

Alberto De Luca