Elezioni, religione e simbolismi. L’insostenibile leggerezza dell’essere. ”What’s going on?”

scenainsostenibileleggerezzaesseredi Fulvio D'Ascola* - Raffiche di parole, voci innalzate dai toni televisivi. Società dell'immagine multimediale, liquefatta nei valori, che si sovrappone tra invocazioni Mariane e simbolismi tra le mani, alla ricerca della benedizione divina ,per rimanere impressi nella memoria collettiva del "Popolo Bue ". Un gioco delle parti che rivela le grandi assenze .Da una parte l'istinto viscerale del parlare alla pancia della gente della Lega, con slogan retorici e toni di voci alzate in "Prima" ,"Chiusura", "Differenze", dall'altra parte il risveglio ecclesiastico dai sonni silenti ,di Eminenze ,Cardinali, Arcivescovi e Monsignori, che rispondono nelle ribalte mediatiche ,senza guardare dentro le stanze buie di orchi violentatori di minorenni e di casse bancarie pieni di soldi, nascoste tra l'incenso e i segreto dei confessionali. Le distorsioni della comunicazione, oggi implodono su capri espiatori di vite e dignità umana, certezze ed incertezze, piccole realtà che si scontrano nei massimi sistemi sociali nazionali.

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Titoli a prima pagina, notizie radio lette ad alto volume, vince chi urla di più, chi cavalca l'ovvietà del consenso dei ''Like'' idelle notizie e delle dichiarazioni pubbliche ad orologeria. Timer che scandiscono il tempo del nuovo Oscurantismo, di politiche locali e nazionali ,che nascono dalla società dell'immagine e della scomposizione dei valori diffusi sui social network ,in cui i nuovi intellettuali si identificano su Instagram o diventano Influencer su YouTube Le assenze sono divenute implosioni di "selfie" di immagini distorte su "Run...." nei social network, di scomposizione e annullamento tra ruolo sociale e vita privata, Il Palcoscenico e il Retroscena ,sono unica cosa, nella disconoscenza dell'importanza dei ruoli e dei contesti sociali. Millennials e Nativi Digitali, figli nati negli anni ottanta, sono inconsapevoli vittime dell'espansione della società massificata delle televisioni private, con l'omologazione dei consumi e la frantumazione delle identità e delle ideologie. Non esistono più i simboli e le bandiere negli sport. Scirea,Mazzola ,Rivera,Furino e Tardelli sono figurine sconosciute staccate dagli album digitali nelle nuove generazioni. Basta solo un suono, non definiamola musica, Trap e l'esaltazione dell'evasione psicotropa per allontanare le responsabilità e l'impegno sociale, mentre in tv scorrono le immagini di violenza contro le donne, femminicidi e parchi milanesi inondati di siringhe, consumate sulla terra bagnata da lacrime solitarie. Le parole volano ,i politici e gli ecclesiastici lanciano frasi al vento, lottano tra simbolismi, tra retaggi di scudi crociati e di guerre di religione, mentre il popolo silente annaspa tra gli affanni. Specchi per le allodole il "Reddito di Cittadinanza" ,che trasforma i licenziamenti in "lavoro nero" ed aiuti di Stato, mentre scorrono le immagini in tv. I politici con barba ,localizzati territorialmente nei decenni scorsi ed adesso protagonisti nel "soccorso meridionale" , urlano e chiudono gli accessi al mare ,tra politici dai capelli tagliati in modo perfetto ,valutazione a cinque stelle, dal parlare accattivante , vivono contrapposti a vecchi rifugiati di chirurgia estetica, o a nuovi segretari politici identificati quali fratelli di commissari televisivi . Cosa sta accadendo? Riavvolgendo il nastro del tempo, sembrano lontanissime le immagini in bianco e nero di Berlinguer, Almirante, Moro ,Andreotti .Sembrano figure scolorite Pasolini,Schifano,Moravia,Ada Merini, Federico Fellini,Vittorio De Sica,Leonardo Sciascia ,Montanelli ,Giuseppe Marotta e tutti i politici e gli attori del Neo Realismo.. In fondo adesso abbiamo Fedez, J- Ax ,Mahmood e Sfera Ebbasta.....Arricadetece i Beatles,i Rolling Stones, Marvin Gaye, Otis Redding e Bob Marley.....In fondo siamo tutti vittime dell'insostenibile leggerezza dell'Essere.(Milan Kundera docet....)

* Sociologo, cultural planner e direttore artistico