Smantellato consorzio fantasma delle carni, perquisizioni anche a Crotone

Un consorzio 'fantasma' e una frode da quasi 300 milioni di euro. Li hanno smascherati la Procura di Milano e la Guardia di finanza con l'operazione rinominata "The butcher" ("Il macellaio"). Un'indagine che ha portato a galla, spiega la stessa Gdf, "un sistema associativo e una frode ai danni dell'Erario del valore complessivo di quasi 300 milioni di euro, attuata mediante la costituzione di un consorzio di societa' operanti nel settore della macellazione e della lavorazione delle carni".

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Il Consorzio esisteva solo sulla carta: l'intera struttura era utilizzata "come mezzo per la progressiva monopolizzazione del mercato nazionale di riferimento e per la movimentazione di ingenti masse di capitali illeciti". Si trattava di societa' (Srl o Srls) intestate a prestanome in cui venivano sistematicamente creati rilevanti crediti Iva fittizi, attraverso la dichiarazioni annuali fraudolente (mediante utilizzo di fatture per operazioni inesistenti) o 'infedeli'. Individuati gli autori e la frode, ieri oltre 200 finanzieri hanno dato esecuzione a 21 ordinanze di custodia cautelare personale ed eseguito perquisizioni nelle province di Bari, Bergamo, Biella, Brescia, Caserta, Crotone, Fermo, Foggia, Forli'-Cesena, Lecce, Macerata, Milano, Modena, Novara, Rimini, Roma, Savona, Taranto, Teramo, Torino, Venezia e Vercelli. Sono finite in carcere cinque persone (tra cui due commercialisti) e 12 agli arresti domiciliari; quattro liberi professionisti sono stati colpiti dalla misura restrittiva dell'obbligo di firma, nonche' dall'interdizione per un anno dall'esercizio dell'attivita' e dal divieto di assumere uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese; sono oltre 50 gli indagati a piede libero.