Primo giorno di scuola all’I.C. di Cariati (Cs), la dirigente Giudiceandrea: “Nessuno deve restare indietro, dobbiamo essere comunità”

La prima campanella è suonata anche per alunni dell'Istituto Comprensivo di Cariati, diretto, da quest'anno, dalla professoressa Agatina Giudiceandrea.
In un clima gioioso, condiviso con i genitori, tanti nonni e i docenti, i bambini della Scuola dell'Infanzia, della Primaria e i ragazzi della Secondaria di 1°Grado – è scritto in un comunicato stampa dell'Istituto Comprensivo di Cariati - hanno varcato con entusiasmo la soglia dei vari plessi scolastici (5 in tutto), per iniziare le attività, anche facendo i conti con le temperature elevate di questi giorni che surriscaldano le aule.
Come da tradizione nella scuola cariatese, un'attenzione particolare è stata riservata, durante la primissima accoglienza di oggi, alle cosiddette "matricole" dei vari gradi di scuola; i più piccoli, applauditi dai "veterani", hanno potuto entrare con i genitori, per le rassicurazioni e i saluti di rito.

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Soddisfazione, per questa prima giornata, è stata espressa dalla dirigente Giudiceandrea, che, con visibile emozione, ha partecipato all'avvio delle lezioni: "Il mio augurio - ha dichiarato - è che quest'anno scolastico possa svolgersi all'insegna della serenità e del divertimento, e che la scuola sia vissuta da bambini e ragazzi come luogo dov'è è bello stare, socializzare e imparare".
Alcuni aspetti stanno particolarmente a cuore al capo d'istituto: "Dobbiamo soprattutto impegnarci - ha affermato - per fare in modo che nessuno resti indietro, per fare comunità, che non significa rallentare il passo di chi è veloce, ma lavorare perché tutti - nessuno escluso - possano esprimere le proprie potenzialità".
Questo ha particolare significato per un istituto come il Comprensivo di Cariati, che su una popolazione di quasi 800 alunni, accoglie bambini con bisogni speciali e una buona percentuale figli di immigrati (residenti e del progetto Sprar).
Le iscrizioni di questi ultimi, in questo anno scolastico, hanno avuto – si legge ancora nel comunicato stampa della scuola cariatese - un incremento, andando a compensare i trasferimenti di diversi alunni, che, per la crisi generale, sono emigrati con le loro famiglie nel Nord Italia o in Germania.