Cosenza verso il dissesto? Le associazioni in campo

"Erano state le prime a lanciare l'allarme, le associazioni civiche cosentine, mentre la città attendeva distratta gli sviluppi dell'accertamento della Corte dei Conti sul bilancio comunale. In una seguitissima conferenza stampa tenuta il 24 giugno avevano avvertito dell'estrema probabilità dell'imminente dissesto e, soprattutto, avevano lanciato l'allarme sulle conseguenze che la nuova procedura di gestione della crisi finanziaria comporterà per i cittadini". Lo si legge in una nota di Buongiorno Cosenza, Laboratorio riformista, Oltre i colori, Avanti Cosenza, Cosenza Socialista.

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"Acquisito l'esito della procedura di controllo, conclusasi con la diffida al Comune ad aprire la procedura di dissesto, le associazioni tornano in campo, ma questa volta per proporre soluzioni concrete, mentre la città partecipa disorientata al dibattito politichese guidato da un'amministrazione che utilizza tutto il suo peso mediatico per diffondere una narrativa impropria, se non addirittura fuorviante.

Cosenza necessita di un risanamento immediato, che serva a rilanciare il ruolo strategico dell'ente municipale nello sviluppo sociale e civile della comunità locale. Ed è a questo risanamento e rilancio che le associazioni civiche vogliono contribuire discutendo sul tema "Tecnologia e trasformazione degli enti locali".

Per farlo hanno invitato un amministratore calabrese particolarmente sensibile al tema dell'innovazione tecnologica, Michele Tripodi, sindaco di Polistena e autore che si è cimentato con lo spinoso tema della Blockchain e della tecnologia dei registri distribuiti.

Cosenza deve uscire dalle sabbie mobili della vecchia politica, ma non con l'antipolitica. Serve una nuova cultura amministrativa, non l'ignoranza al potere. Ecco perché le associazioni civiche invitano a dibattere di temi come la tecnologia e l'organizzazione delle funzioni degli enti locali".