Cimitero internazionale dei Migranti al centro dell'attenzione mondiale. Corbelli: "Calabria mostra suo vero volto"

Cimitero internazionale dei Migranti sempre più al centro dell'attenzione mondiale.

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"La Calabria, con questa grande opera umanitaria, mostra al mondo il suo vero volto, solidale e accogliente", afferma Franco Corbelli, leader del Movimento Diritti Civili e promotore del grande progetto per la cui realizzazione lotta ininterrottamente da 5 anni e mezzo, dalla tragedia di Lampedusa del 3 ottobre 2013. Nel mondo infatti si continua a celebrare il valore della nostra grande opera, i cui lavori, a Tarsia, in Calabria, sono partiti alla vigilia di Natale, sabato 22 dicembre, dopo una lunga, ininterrotta battaglia di Diritti Civili, iniziata nel 2013. Dopo gli speciali di Radio Vaticana e del giornale on line ufficiale del Vaticano, gli ultimi reportage di Famiglia Cristiana e del Tg La 7, e lo speciale (nel numero ancora in edicola) di 10 pagine su una prestigiosa Rivista internazionale tedesca, Mare, edita in Germania e diffusa anche in Austria, Svizzera, Spagna e Lussemburgo, che racconta la lunga storia e usa parole di elogio per il promotore della grande opera, Corbelli, sono infatti preannunciati per il prossimo mese di giugno un documentario di un noto regista tedesco e, per l'inizio di settembre, l'uscita di un libro in Francia. Mentre, prosegue la nota, iniziano ad interessarsi alla grande opera anche i primi ambasciatori dei Paesi africani, tramite alcuni emissari, degli operatori volontari francesi che lunedì prossimo, 27 maggio, saranno a Tarsia per vedere da vicino i lavori e organizzare la visita dei diplomatici del Centro Africa. In questi anni erano stati a Tarsia, per uno studio, archeologi inglesi e americani, studenti europei del Progetto Erasmus Plus che hanno realizzato un report presentato al Parlamento Europeo, erano stati inoltre realizzati dai vari inviati una serie di servizi su storici media mondiali, dal Brasile ai Paesi Arabi, dalla Svizzera alla Germania, dalla Francia all'Inghilterra. Tutto il mondo apprezza la grande opera di Civiltà che sarà intitolata al bambino siriano Alan Kurdi e che, cancellando la disumanità di corpi, senza nome, seppelliti (con un numerino, e dimenticati così per sempre) in tanti piccoli, sperduti camposanti, darà dignità alle vittime dei tragici naufragi, dando a tutti loro una dignitosa sepoltura, in un cimitero monumentale, unico al mondo, nel rispetto delle diverse culture religiose. La grande opera è finanziata, grazie al presidente Mario Oliverio, dalla Regione Calabria e realizzata, per la disponibilità del sindaco Roberto Ameruso e della sua amministrazione e comunità, nel piccolo, accogliente comune di Tarsia, in un posto molto bello e fortemente simbolico, su una collina della pace, un'area di oltre 28mila mq, immersa tra gli ulivi, che resteranno, di fronte al Lago e al vecchio cimitero comunale, in parte ebraico, e a breve distanza dall'ex Campo di Concentramento fascista più grande d'Italia, quello di Ferramonti, luogo di prigionia ma anche di grande umanità, dove, durante la guerra, nessuno degli oltre tremila internati subì mai alcuna violenza".