Vini. Moscato di Saracena (Cs), produttori pensano alla Doc

Conosciuto in tutto il mondo per la sua particolare tecnica produttiva che lo rendono uno tra i vini più particolari del panorama viticolo italiano, il Moscato di Saracena - dopo la deroga per la bollitura del mosto concessa dal Ministero per le politiche agricole a seguito di una grande campagna di comunicazione che vide, tra gli altri, Slow Food in prima linea insieme a tanti giornalisti ed operatori di settore - si prepara ad ipotizzare un nuovo percorso di tutela e valorizzazione. Da tempo i produttori dell'Associazione del Moscato di Saracena, diventato presidio Slow Food, pensano alla istituzione della Doc per rafforzare l'idea di una storia che si perde nella notte dei tempi e che oggi è diventata patrimonio indiscusso dell'agroalimentare regionale ed identità forte della comunità che difende il suo vino d'eccellenza.

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Un percorso importante e determinate per la produzione del Moscato di Saracena che ha bisogno del contributo strategico del mondo istituzionale regionale, delle associazioni di categoria, del mondo vitivinicolo calabrese e della stampa di settore per raggiungere l'obiettivo del riconoscimento della Doc.

Sarà uno dei momenti più importanti di discussione della decima edizione del Saracena Wine Festival, evento organizzato dal Comune di Saracena e finanziato dalla Regione Calabria attraverso il fondo per la manifestazioni culturali, che vedrà la partecipazione di Domenico Pappaterra, Presidente del Parco Nazionale del Pollino, Luigi Viola, Presidente dell'Associazione Produttori Moscato di Saracena, Gennaro Convertini, presidente dell'Enoteca Regionale, Paolo Benvenuti, Direttore nazionale dell'Associazione Città del Vino, Giacomo Giovinazzo, direttore generale del Dipartimento Agricoltura Regione Calabria, Mauro D'Acri, consigliere regionale con delega all'agricoltura, Nicodemo Oliverio, già membro della commissione agricoltura della Camera dei Deputati.

Introdurrà la discussione il Sindaco di Saracena, Renzo Russo, che ha tenuto a ribadire che «il moscato rappresenta per noi la storia di una comunità, il simbolo di una identità forte e radicata che si tramanda da generazioni e che oggi può e deve diventare ancor di più momento di sviluppo economico legato alla valorizzazione della terra e della viticoltura per la nostra comunità. Attorno al Moscato sono cresciute tante attività agricole ed imprenditoriali, Saracena è riconosciuta nel mondo. Una strada di valorizzazione e tutela che ci vede in prima linea per sostenere i produttori e questa importante realtà agricola che è il nostro ambasciatore».