Cosenza, l’associazione “LegittimaMente”: “Viabilità? Sicurezza a rischio”

"La nostra richiesta di accesso agli atti, circa il Piano di Emergenza di Protezione Civile, ha dato la stura a un'accesa discussione generale su una questione cruciale per la nostra città: la chiusura tanto inutile quanto imprudente di Viale G. Mancini.

Nei giorni a seguire si è poi registrato un crescendo di attenzioni sul tema, sino all'epilogo – a tutti noto – della creazione di un mega-gruppo Facebook i cui contorni restano ancora da chiarire.

Tralasciando per ora tale circostanza, è giusto dare notizia che, nel frattempo, abbiamo pur ricevuto una risposta dal Comune: tutt'altro che soddisfacente.

Risposta che conferma la nostra amara percezione circa il fatto che la sicurezza dei cittadini, per l'attuale Amministrazione, non è per niente una priorità: sia d'esempio il grave imbarazzo cui sono incorse sabato mattina ben due squadre dei Vigili del Fuoco, rimaste intrappolate a causa dei paletti a presidio di via Isonzo.

Tornando alla riposta, il Comune indica la presenza del suddetto Piano nel sito online. Vorremo solo evidenziare, a titolo di memoria, che gli uffici cosiddetti "preposti" si sono premurati di inserire il carteggio soltanto a seguito della nostra richiesta di accesso agli atti.

Tanto valga per fare chiarezza sul genere di idea che lor signori hanno anche a proposito delle norme sulla Trasparenza.

Restando però sul tema della sicurezza in condizioni di emergenza, nulla è stato chiarito né fatto. Essi rispondo che le modifiche al Piano sono tutt'ora «oggetto di studio». Il che ci sembra sostanzialmente tardivo, atteso che una soluzione alternativa doveva essere pronta ben prima di procedere alla chiusura di quell'arteria principale.

Sembrerebbe, a tal proposito, che il Comune stia approntando la famigerata integrazione al Piano, stabilendo che la nuova via di fuga principale, in caso di emergenza, sarà via Popilia, tuttora contrassegnata nelle Carte quale strada secondaria.

Si pensi che tale soluzione arriverebbe all'esito del già detto «oggetto di studio» da parte di progettisti i quali faranno sostanzialmente un copia-incolla del Piano.

Si tratterà infatti di modificare soltanto l'evidenza della viabilità preesistente con quella successiva mentre, poi, produrranno «tavole aggiuntive del Piano di Protezione Civile», con evidenti aggravi di costi e senza la benché minima certezza di un lavoro dagli esiti sicuri.

Si aggiunga a tutto ciò il walzer del viale G. Mancini: i lavori andranno avanti oppure sarà riaperto? Nel frattempo possiamo dormire sonni poco tranquilli, perché di tempo ne trascorrerà ancora, per stessa ammissione dei «preposti» comunali.

Aggiunge infatti il dirigente Converso, nella risposta dataci, che le tavole aggiuntive «saranno successivamente pubblicate».

Sarà per tutti questi motivi che i cittadini non sono edotti, mediante apposita capillare e mirata informazione, circa i comportamenti che dovranno adottare in caso di calamità?

Il resto della risposta del Comune è una sorta di "lectio epistolaris" – di cui avremmo volentieri fatto a meno – sull'importanza e la vitalità del Piano di Protezione Civile, tanto per giustificare, ancora una volta, l'inadempienza dell'Amministrazione Occhiuto nel rendere agibili le principali vie di fuga e i conseguenti collegamenti con le aree di sosta emergenziale". Lo scrive il consiglio direttivo dell'Associazione LegittimaMente.

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