Cosenza, Prc: “Occupazioni edifici? Chi lotta trattato come delinquente”

«Sconvolgente, preoccupante e vergognosa l'inchiesta della Procura della Repubblica di Cosenza sulle occupazioni di alcuni edifici ad opera di numerose famiglie di cittadini senzacasa, sostenuti dai compagni e delle compagne del Comitato "Prendocasa".

La risibile accusa riguarderebbe le occupazioni definite seriali di due immobili e per alcuni compagni addirittura l'associazione a delinquere. La "serialità" consisterebbe in addirittura due stabili nel corso di tre anni. Una ex sede ATERP tenuta chiusa colpevolmente da anni nell'abbandono più totale da parte della Regione Calabria e dell'Ente (ironia della sorte!) che dovrebbe occuparsi del drammatico problema abitativo di migliaia di famiglie. Ed un albergo, anche questo chiuso da anni, di proprietà di un discusso imprenditore.
Organizzarsi per rivendicare un diritto come quello alla casa diventa un crimine, un comitato di occupanti diventa un'associazione a delinquere grazie al decreto sicurezza di Salvini votato dagli pseudorivoluzionari del M5S.
I solerti investigatori dell'Ufficio Politico della Questura di Cosenza, avrebbero suggerito al PM anche altre fantasiose accuse: "una gestione discrezionale degli alloggi occupati e della loro assegnazione" (cosa vuol dire?) e "minacce, violenze e soprusi ai danni di alcuni occupanti costretti a prendere parte alle manifestazioni del Comitato o ad eseguire lavori negli stabili occupati".

Parliamo di una Procura già nota per la famigerata e fallimentare inchiesta contro i no-global. Pensassero a corruzione, criminalità e malaffare politico-affaristico invece di perseguire chi si batte per diritti sociali! Nell'Italia di Minniti e Salvini è diventato bersaglio chi pratica la solidarietà come Mimmo Lucano, le ong e chi fa le lotte.
La nostra massima solidarietà ed il nostro più pieno sostegno a tutti i compagni ed a tutte le compagne coinvolte in questa inchiesta, tra cui un nostro giovane e brillante dirigente, impegnato nelle lotte del territorio, nella costruzione di reti di discussione e confronto, nell'attività di studio e ricerca. Contro questa operazione giudiziaria tutta la sinistra - a livello nazionale e in Calabria - deve mobilitarsi insieme a tutte le forze che si battono per l'attuazione della Costituzione. Chi lotta per i diritti non è un delinquente!». Lo affermano Maurizio Acerbo, (Segretario nazionale Prc), Giovanni Russo Spena, (Responsabile nazionale democrazia istituzioni Prc), Eleonora Forenza (europarlamentare).

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