Castrolibero (Cs), l'Assessore Porcaro: "Il Def dimentica i Comuni"

"Nuovo governo, vecchie abitudini. Il documento di economia e finanza proposto dal governo giallo-verde ignora totalmente le esigenze dei comuni e non tiene conto degli sforzi dei sindaci per mantenere i bilanci in equilibrio e garantire i servizi essenziali nonostante i tagli vertiginosi e indiscriminati subiti dai comuni negli ultimi anni. Come avvenuto già in passato, i palazzi romani ignorano le esigenze reali dei territori e delle comunità, lasciando completamente soli gli amministratori locali". A dichiararlo è Marco Porcaro, assessore alla programmazione economico-finanziaria del comune di Castrolibero e dirigente dell'Italia del Meridione.

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"I comuni attendono da tempo il ripristino dei 300 milioni di euro compensativi dal passaggio dall'Imu alla Tasi, il rimborso delle risorse derivanti dal taglio incostituzionale disposto per gli enti territoriali nel 2014 ( 540 milioni di euro) e una riorganizzazione della fiscalità comunale che da una parte semplifichi la vita dei cittadini e dall'altra consenta un'adeguata programmazione delle risorse da parte degli enti locali. Niente di tutto questo è presente nella manovra. L'unico elemento positivo per i comuni è lo sblocco dell'avanzo di amministrazione per investimenti, ma anche questa misura rischia di avere effetti parziali a causa del disavanzo tecnico che riguarda ben 800 comuni in Italia.

Anche il decreto fiscale collegato alla manovra - dichiara Porcaro - non porta buone notizione per i comuni. La pace fiscale per le cartelle sotto i 1000 euro(che sarebbe meglio definire "condono")è un provvedimento comprensibile da un punto di vista sociale, soprattutto perché si riferisce a piccoli importi che da anni i comuni cercano con grandi difficoltà di recuperare, ma senza un rimborso statale per le casse degli enti si rischia che a pagare i buchi nei bilanci (soprattutto per quelli senza un adeguato fondo crediti dubbia esigibilità) saranno sempre i cittadini, compresi quelli che i tributi li hanno sempre pagati. Un vero e proprio inganno!

Senza adeguati emendamenti utili a superare queste criticità, il documento di economia e finanza proposto dal governo segnerà il momento definitivo di rottura tra lo Stato Centrale e le autonomie locali. Un punto di non ritorno – conclude l'assessore Porcaro - che richiede un'opposizione decisa in parlamento da tutte quelle forze politiche che intendono essere rappresentative dei cittadini, dei territori e delle comunità".