Ragazzino malmenato per la sua “fede” rossonera, doni dal Milan Club “Rino Gattuso” di Corigliano

Una lettera dai toni finanche commoventi e un libro autografato da Rino Gattuso, nonché la maglietta e la tessera di socio onorario. È questo il pacchetto di "doni" del locale Milan Club, intitolato al campione di origini coriglianesi ed attuale mister della squadra rossonera, in procinto di essere inviato ad un ragazzino di 11 anni di Cologno Monzese finito in ospedale a seguito di un vero e proprio pestaggio. Motivo della brutale aggressione, da parte di un "branco" di ragazzi di età compresa tra gli 8 e i 12 anni, da ricercare in quella che sarebbe stata la "colpa" del piccolo: essere "milanista", credere in quei colori e semplicemente tifare per la sua squadra del cuore. A darne notizia è, in una nota, il giornalista Fabio Pistoia.

Il grave fatto di cronaca, accaduto qualche settimana addietro e immediatamente balzato agli onori della cronaca nazionale, ha suscitato in chiunque sentimenti di sgomento e incredulità, ivi compresi nei dirigenti del Milan Club "Rino Gattuso" di Corigliano, importante realtà sportiva e associativa che riunisce numerosi cittadini, tra i quali molti giovanissimi. Di qui la decisione di reagire con un gesto concreto di solidarietà, quale atto d'affetto e vicinanza nei confronti del malcapitato ragazzo e della sua famiglia, anche e soprattutto per lanciare un inequivocabile messaggio: lo Sport è anzitutto rispetto, educazione, pulizia morale ed etica comportamentale.

Avere una "fede" calcistica, tifare per i colori della propria squadra del cuore, in questo caso il Milan, diventa così causa scatenante di una forma di sopraffazione senza eguali, alla stregua di qualsiasi discriminazione legata a questioni, altrettanto irrazionali, di età, colore della pelle, nazionalità, genere, preferenze sessuali. L'esatto opposto di quello che è e dovrebbe essere lo Sport nella sua perfetta accezione, e nello specifico il giuoco del calcio, da sempre palestra di vita, d'incontro e confronto, di formazione umana prim'ancora che legata alla disciplina in sé. Un gesto assurdo e inqualificabile, che ha pertanto suscitato la tangibile risposta del Milan Club della città che ha dato i natali a Rino Gattuso, icona del Milan e del calcio corretto, fatto col cuore e con slancio di generosità, grinta e spirito di sana competizione sportiva.

Una ragione in più per non restare in silenzio e assistere indifferenti a questa spirale di violenza che, giorno dopo giorno, le cronache ci segnalano avere come protagonisti dei ragazzini, sia nelle vesti di vittime sia di aguzzini.

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