Cosenza – Verona. Corbelli su sentenza giudice sportivo : "Ingiustizia è fatta! Sconfitta dello sport"

"Ingiustizia è fatta! La sentenza del giudice sportivo, che non condivido, che giudico un grave errore, ma che naturalmente rispetto, la considero una sconfitta dello sport, dei suoi veri valori. Mina alle fondamenta la stessa credibilità del mondo del calcio. Si assegna una sconfitta a tavolino per un manto erboso non idoneo, per qualche zolla non adeguatamente sistemata! Si penalizza in questo modo non solo la squadra e la società, ma una intera città, migliaia e migliaia di tifosi(uomini, donne e bambini) che sabato 1 settembre hanno, davanti allo stadio, aspettato per ore sotto un caldo infernale di poter entrare, per vedere la partita e festeggiare il ritorno, dopo 15 anni, in serie B del Cosenza"! E' quanto afferma, in una nota, il leader del Movimento Diritti Civili e vecchio tifoso rossoblù, Franco Corbelli, l'unico(al di là della società cosentina, che ha risposto al reclamo del Verona con delle controdeduzioni) ad essere intervenuto ufficialmente con un atto concreto, un forte, appassionato e motivato appello al giudice sportivo, Emilio Battaglia, che aveva recapitato lunedì 3 settembre sottolineando che "Cosenza - Verona è molto di più di una semplice partita di calcio. Rappresenta il riscatto del popolo rossoblù dopo 15 anni di attesa e di ingiustizie subite. Si deve giocare, per non tradire i veri valori dello sport e non penalizzare l'incolpevole città e i suoi correttissimi tifosi". "Con questa sentenza, che resterà come una macchia indelebile, si butta un'ombra sul cammino e l'eventuale, possibile ritorno in serie A del Verona e/o, nel caso, il rischio che non siano alla fine proprio questi tre punti(sottratti ingiustamente!) a decretare la mancata promozione o salvezza del Cosenza in questo campionato.

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Dopo questa sentenza e quella di pochi giorni fa, che ha salvato (a danno del Crotone, che si è visto negare così il ripescaggio in serie A) l'altra squadra di Verona, il Chievo, per la nota vicenda delle plusvalenze fittizie, resta un'amara considerazione che la Calabria(a differenza di altre regioni!) purtroppo anche nel calcio si vede negare i suoi diritti! A Lecce, con un campo più o meno simile a quello del San Vito - Marulla, si è giocato regolarmente, a Verona la società del Chievo viene accusata di fatti gravi e chi paga invece è solo il Cosenza per qualche zolla imperfetta, che si vede assegnare la sconfitta a tavolino, a vantaggio dell'altra squadra di Verona, l'Hellas, il cui presidente Maurizio Setti, non ha voluto (come gli avevo, con un appello sulla stampa, chiesto di fare) compiere un gesto nobile e di lealtà sportiva, rinunciando al reclamo e chiedendo di giocare la partita"