Castrovillari (Cs) ricorda nel centenario della sua morte Ettore Manes

Nel segno di valori e dedizioni incommensurabili come l'amor patrio, il senso di sacrificio, di dedizione, il coraggio, l'essere arditi. Sono stati questi gli elementi cardini che si sono intrecciati mercoledì 20 giugno a Castrovillari grazie al Centro Cultura e Arte 26, guidato da Maria Zanoni, il quale con l'Amministrazione comunale, altre Municipalità, Forze Armate, dell'Ordine, Associazioni combattentistiche, Polizia comunale, Corpo Vigili del Fuoco e cittadini hanno commemorato la figura del capitano Ettore Manes, castrovillarese, eroe della Prima Guerra mondiale, caduto in combattimento sul Fronte del Piave il 20 giugno 1918 a soli 24 anni. L'iniziativa si è svolta, quasi a richiamarlo con più forza, nel giorno che ricorda il Santo che da il nome al pluridecorato al valore militare.

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Una cerimonia semplice, densa di contenuti e di significato, che oltre a registrare la deposizione di una Corona d'Alloro- presente il picchetto d'onore con Ufficiali dell'XI Genio Guastatori 2^ Compagnia di stanza alla Caserma cittadina intitolata proprio a Manes- dinanzi al Monumento ai Caduti, ha offerto un interessante approfondimento della figura di Manes Uomo-Combattente-Appassionato della propria Terra, nella sala consiliare del palazzo di città, per mano di Claudia Rende , autrice della Biografia del Capitano intitolata "Solstizio sul Piave- Ettore Manes ritratto di un eroe".
La manifestazione, introdotta dalla Zanoni che ha ringraziato tutti, spiegato alcune assenze non volute, e illustrato nel preambolo il significato dell'evento, nell'ambito del progetto "La Grande Guerra in una prospettiva di pace" avviato nel 2014 e inserito tra quelli nazionali di settore per promuovere esempi del genere anche a rafforzo del ruolo e funzione del principio di Pace fra i popoli e la loro crescita, è stata caratterizzata dalla presenza delle comunità di Morano Calabro con il vice Sindaco Anele, di Frascineto con il Vice Gaetani e di Marcellinara (cittadina in provincia di Catanzaro) (da anni in collaborazione con il Centro Cultura per il percorso congiunto sulla riscoperta e capacità comunicativa dei dialetti) con il Sindaco Scerbo nonché di Associazioni a sottolineatura dell'importanza della celebrazione "per sensibilizzare -come affermato pure nei contributi dei primi cittadini di Castrovillari, Domenico Lo Polito, e di Marcellinara Vittorio Scerbo- le giovani generazioni e suscitare il senso comune di appartenenza nonché riprendere e rilanciare ciò che unisce e rafforza l'identità come pure gli elementi fondanti della democrazia".
Con queste prerogative si è affermato il momento per la città e si è offerto, da parte del Centro Arte e Cultura 26, un riconoscimento a Maria Manes nipote dell'eroe, ricordato pure da Vincenzo Tocci -altro parente del pluridecorato al valor militare- che ne ha tratteggiato le peculiarità caratteriali e temperamentali.
L'iniziativa è stata contraddistinta da una mostra documentaria di reperti originali della Grande Guerra a cura dell'avvocato Gaetano Maria Bloise , delegato della Federazione Nazionale Arditi d'Italia FNAI e richiamata nei sentimenti percepibili di quanti hanno presenziato , affermando, così, la portata del sacrificio di questo giovane uomo come i Tanti Caduti per la Patria e la Libertà.
I caduti del nostro Paese sarebbero stati più di seicentocinquantamila.
Questo induce a ritenere che la Grande Guerra è meglio descritta dal termine "evento", cioè un fatto che ha sì le sue ricostruibili "cause", ma che ha soprattutto il volto di una sorpresa, qualcosa che "forse" é scoppiata tra le mani inaspettatamente.