Cosenza, caregiver: incontro in Commissione sanità con la Fidapa

La Commissione consiliare sanità, presieduta dalla Consigliera comunale Maria Teresa De Marco, ha incontrato questa mattina la Presidente della FIDAPA, sezione di Cosenza, Avv.Anna Cerrigone. Tra i due organismi si è instaurato un rapporto di stretta collaborazione che sta producendo molteplici incontri e dibattiti pubblici sulle tematiche del Caregiver, ovvero dell'assistenza alle famiglie che hanno, all'interno del loro nucleo, persone (ammalati, disabili, non autosufficienti, ecc.) che necessitano di cure o assistenza. Un fenomeno sociale in continua crescita che ha fatto emergere anche la necessità di una tutela dei diritti dei caregiver.
Il Caregiver è ormai una delle questioni molto sentite, sia a livello nazionale che regionale. La legge di bilancio ha stanziato per il 2018 circa 20 milioni di euro da ripartire tra tutte le regioni. In attesa che la Regione Calabria discuta ed approvi la propria legge, la Commissione sanità e servizi sociali di Palazzo dei Bruzi, da sempre sensibile al tema dell'assistenza alle persone e alle famiglie, ha proposto che il Comune assegni alla Fidapa uno spazio all'interno della Cittadella del volontariato di via degli Stadi.

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Sarebbe questa – è stato sottolineato in Commissione - una importante soluzione che segnalerebbe il Comune di Cosenza tra i comuni all'avanguardia e pionieristici in fatto di attenzione al caregiver e all'area del disagio. Tra l'altro – è stato ancora evidenziato - l'individuazione di una sede e la realizzazione di un centro che si prenda cura di chi ha particolari problemi di salute, peraltro in un quartiere bisognevole di attenzione, segnala come ancora più meritoria l'iniziativa della Commissione sanità. Sull'argomento la Fidapa, attraverso la Presidente Cerrigone, ha abbracciato una vera e propria mission che tiene conto dei sacrifici di chi ha il difficile compito di prestare assistenza volontaria e spesso fai da te, perché economicamente più sostenibile, all'interno del proprio ambiente domestico, a familiari malati o non autosufficienti.