La figura di Scanderbeg al centro della XXV Rassegna di Firmo (Cs)

C'è un grande fermento nella comunità albanofona di Firmo per la XXV edizione della "Rassegna per la Valorizzazione delle Minoranze Etniche" che si terrà il prossimo sabato 26 maggio. Una giornata intera dedicata alle tradizioni arbëreshe e alla figura dell'eroico condottiero Scanderbeg, di cui si celebrano i 550anni dalla morte. L'iniziativa, che vede coinvolti una serie di istituti scolastici provenienti anche dalla Sicilia e dalla Puglia, è strutturata in tre grossi momenti. Il primo dedicato alle scuole che, durante l'anno scolastico, hanno realizzato progetti artistici vari sul tema culturale oggetto dei festeggiamenti e che a Firmo presenteranno con delle esibizioni. L'altro momento è quello dedicato a Scanderbeg, alla sua figura e a cosa rappresenta per gli arbëresh oggi, e che vedrà le relazioni di illustri studiosi della materia quali Matteo Mandalà, docente dell'Università di Palermo, Franco Altimari, docente dell'università della Calabria, e lo storico Italo Sarro. Il tutto sarà completato dalla storica manifestazione, tipicamente firmense, delle vallje che vedrà piccoli punti di ristoro offerti dalle famiglie del posto.

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«L'iniziativa che si svolge da più di due decenni -afferma il sindaco Gennarino Russo- ci fa capire come nel mondo arbëresh ci sia bisogno di mantenere viva una tradizione che rischia di scomparire. Per queste ragioni occorre accentuare con strumenti adatti, compre prevede la normativa, la funzionalità della promozione di questi eventi, partendo proprio dal miglioramento della Legge 482 del 99. Nel nostro piccolo abbiamo fatto un'azione di marketing territoriale che coinvolge anche le attività locali. Infatti -spiega Russo- anche i nostri ristoranti prepareranno tutti i piatti tipici della tradizione arbëreshe».

All'evento saranno presenti tutti i sindaci dei paesi coinvolti con i gonfaloni comunali e il governatore calabrese Mario Oliverio. «Ringrazio il presidente -evidenzia Russo- per aver ripreso la Legge 15 e averla rimpinguata. Questo dona una boccata di ossigeno alle nostre comunità per la promozione culturale. C'è un impegno, disatteso nel passato, un'azione sinergica regionale, anche con il presidente dell'Istituto regionale per la Comunità Arbëreshe di Calabria, Ferdinando Nociti. Quindi grazie per tutto quello finora fatto. Grazie -conclude- a tutta la mia amministrazione comunale. Questo evento ha richiesto un duro lavoro e una preparazione di diversi mesi».