Lions Club Cosenza promuove donazione di un videoproiettore alla Casa Circondariale Sergio Cosmai

Uno degli scopi principali del Lionismo è quello di incidere concretamente nelle realtà locali operando per migliorare la società e l'ambiente nel quale i Clubs operano.

Nell'ottica della realizzazione di questo servizio alla collettività, il Lions Club Cosenza Castello Svevo ha inteso promuovere l'iniziativa della donazione di un videoproiettore destinatoai detenuti della Casa Circondariale di Cosenza "Sergio Cosmai", iniziativa in coerenza con le linee guida dettate dal Board del Lions Clubs International di Oak Brook (Illinois - USA) sui temi dell'integrazione sociale, solidarietà concreta, incisiva presenza nella realtà locale.

Mercoledì 14 scorso, alla presenza di ospiti ed autorità, si è tenuta la toccante cerimonia di consegna di un'attrezzatura che sicuramente contribuirà a rendere meno pesanti le giornate di chi ha un debito verso la società. Lo scopo dell'azione, infatti, è quello di creare nei detenuti interesse ed occupazione attraverso la visione di films ed eventi sportivi. Visione che, si spera, possa incentivare la pratica dello sport, stimolando sani interessi. In questo senso il Lions Club Castello Svevo ha auspicato la nascita di un progetto più articolato che lo veda impegnatoin una proficua collaborazione con la dirigenza carceraria per migliorare la qualità di vita dei detenuti.

Il Direttore del carcere, Dott. Filiberto Benevento, infatti, nel ringraziare il Lions Club per la donazione, ha auspicato la realizzazione di un progetto di formazione mirante alla creazione di una palestra per le attività sportive dei detenuti, incentivati a tali pratiche anche attraverso la visione di eventi e manifestazioni di questo genere.

La Dr.ssa Paola Lucente, Magistrato Dirigente del Tribunale di Sorveglianza di Cosenza, ha plaudito all'iniziativa di donazione, riconducibile ad un più articolato intervento a favore dei detenuti che devono essere impegnati in attività sportive.

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Ha quindi preso la parola il Presidente di Circoscrizione Lions, Ing. Salvatore Bencardino, che, portando i saluti del Governatore del Distretto Lions, ha ricordato che tale iniziativa fa parte di una più articolata attività di servizio nel campo del service "Sport e Legalità".

L'Avv. Francesca Stancati, Presidente Provinciale del CONI, ha porto i saluti ed i complimenti anche del Presidente Regionale, e dichiarato la disponibilità del CONI stesso a fornire istruttori per le varie discipline sportive ed a lavorare, in collaborazione con la Casa Circondariale ed il Lions Club, per un più ampio progetto formativo: lo sport che educa e rende migliori.

Il Presidente Del Lions Club Cosenza castello Svevo, Ing. Sandro Assunto, ha definito l'iniziativa un piccolo segno della nostra presenza sul territorio, ma un sicuro contributo alla causa del miglioramento della società. La donazione, ha ricordato, è stata resa possibile dal contributo degli sponsor, ma non è che un passo di un più ampio percorso di servizio alla realtà locale.

Il Secondo Vice Governatore Lions, Ing. Nicola Clausi, ha esaltato il binomio Sport e Legalità ed ha ricordato che questa di oggi è un'altra iniziativa che si collega a quella rivolta ai detenuti del carcere di Castrovillari nel quale recentemente si è avviata, sempre su iniziativa dei Lions, un'attività di sport/cineforum.

Ha concluso la cerimonia S.E. Monsignor Francescantonio Nolè, Arcivescovo Metropolita di Cosenza Bisignano. Il Presule ha ricordato il giorno di inizio della Quaresima ed ha ringraziato la Provvidenza che ha messo insieme ed in collegamento diverse realtà come i detenuti, i volontari, il Lions Club. La provvidenza è Dio che pacatamente, quasi di nascosto, stimola le coscienze ad operare per il bene.Fare il bene attraverso la Preghiera, che è propria del credente, attraverso il Digiuno, digiuno dal male, ed attraverso la Carità, che può essere praticata da tutti, credenti e non, verso i fratelli più bisognosi.In chiusura, Monsignor Nolè ha voluto ricordate il motto del carcere di Portici, dove è stato cappellano per otto anni: "Vigilando, redimere" ed èin azioni come questa che si concretizza un'altra grande verità: "è dando, che si riceve".