Petrassi: "Esiste una strategia comune su agenda urbana Cosenza-Rende?"

"C'è un'enorme confusione riguardo ai finanziamenti potenzialmente disponibili per le città di Cosenza e Rende nell'ambito dell'Agenda Urbana 20014/2020 oltre che per quelli che interessano le opere correlate alla realizzazione della metropolitana leggera". Lo afferma Carlo Petrassi, Capogruppo de "La Terza Rende".

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"In questi giorni abbiamo assistito sulla stampa ad interventi che hanno alimentato il caos come quelli che hanno confuso i fondi POR con il discorso più ampio della strategia plurifondo dell'Agenda Urbana che, come molti dovrebbero sapere, prevede la possibilità di attuarsi attraverso una dotazione finanziaria che comprende oltre ai POR anche i PAC, i PON, i finanziamenti CIPE e perché no in teoria anche i finanziamenti relativi alle opere di completamento della metro leggera e altri fondi ancora. Tutto dipende dalle capacità delle amministrazioni di redigere una strategia adeguata e intercettare più fondi possibili per realizzarla.
Ad oggi, non ci è dato sapere in modo chiaro ed inequivocabile quali e quanti siano i fondi disponibili e come e da chi verranno gestiti. Soprattutto ci chiediamo se esista una strategia dell'agenda urbana comune tra le città di Cosenza e Rende come dovrebbe essere anche alla luce del DRG n.326/2017 che individua l'area urbana di Cosenza –Rende come "polo" su cui agire attraverso una strategia condivisa finalizzata all'attuazione degli indirizzi strategici per lo sviluppo urbano sostenibile in Calabria.
Se esiste una strategia comune, vorremmo che i sindaci di Rende e Cosenza ne rendessero conto alle città attraverso un Consiglio Comunale congiunto o almeno attraverso una conferenza stampa o qualsiasi cosa che spiegasse chiaramente ed inequivocabilmente come intendano spendere questi soldi e quali decisioni comuni siano state prese e soprattutto quali ripercussioni positive dovrebbero avere sull'intera area urbana cosentina. Mi pare invece che i sindaci, in particolare Manna, con le dichiarazioni di questi giorni sulla stampa tendano a gareggiare tra di loro a chi per primo attui la strategia senza spiegarne i contenuti.
In sostanza, stando alle dichiarazioni di questi giorni, appare come se ognuno avesse agito per proprio conto ideando interventi a compartimenti stagni che vanno nella direzione degli interessi delle singole città piuttosto che nell'interesse dell'intera area urbana .
Spesso i due sindaci parlano di città unica, ma ci chiediamo se poi siano conseguenziali nelle loro decisioni. Alla luce dei fatti sembrerebbe di no.
Le nostre preoccupazioni sono molte: non vorremmo che ci sia una strategia condivisa solo nello spendere velocemente i soldi della Comunità Europea, visti i soliti ritardi accumulati nella programmazione; non vorremmo svegliarci un domani e scoprire che tutto ciò rappresenti , ancora una volta, una delle tante occasioni perse e un inutile sperpero di denaro pubblico".