Di Natale: "Comune di Paola per colpa di precedente amministrazione ha perso molta credibilità"

«Quello di Paola è un Comune che per colpa della precedente amministrazione ha perso molta credibilità. Ci sono ditte di fornitori di materiali che appena sentono Comune di Paola ti prendono a pietrate». Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio comunale, Graziano di Natale, nel consiglio che tra i vari punti all'ordine del giorno ha visto la discussione sulle conseguenze del dissesto finanziario dichiarato dall'amministrazione precedente guidata da Basilio Ferrari.

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Quella del dissesto finanziario l'ha definita una scelta politica scellerata che avrebbe consegnato il paese ad anni bui, facendolo ripiombare nell'incubo già vissuto nei primi anni '90, in cui i paolani a fronte di tasse esose, tra le più alte d'Italia, si sarebbero ritrovati con servizi del tutto inadeguati ed inefficienti.

Ma la perdita di credibilità dell'ente, è un problema altrettanto spinoso. Di Natale ha raccontato che alcuni giorni fa, per garantire l'immediata illuminazione di un quartiere con dei pali del valore di 300 euro cadauno, si è reso necessario il pagamento di tasca propria. «Il fornitore - ha spiegato il presidente dell'assise paolana - si è rifiutato di fornirci il materiale, e cioè i pali della luce, pur fornendogli l'impegno di spesa, come da procedura. Ci ha detto che dal Comune di Paola non era stato mai pagato. O pagavamo alla consegna o non avrebbe fatto nessuna fornitura». «Così, per non lasciare il quartiere in pericolo, sprovvisto di illuminazione pubblica, - dice mentre mostra all'aula un documento -, ho deciso di pagare staccando un foglietto degli assegni dal mio conto personale».

Ma non è tutto. Nonostante le casse comunali vuote, Basilio Ferrari e la sua squadra avrebbero continuato nel tempo ad accumulare debiti che ora gravano sull'attuale amministrazione. Nel 2016, per la festa del 4 maggio e le festività natalizie, l'allora sindaco avrebbe commissionato luminarie per un valore di circa 90mila euro, senza mai pagarle, e i creditori ora bussa al Comune, così come la ditta alla quale sono stato appalti i lavori del lungomare o gli organizzatori dei vari concerti che aspettano ancora di essere saldati. "Questo è quello che hanno saputo fare", chiosa il presidente Di Natale in chiusura di intervento.