Nasce anche a Mendicino (Cs) Associazione Dems, Guccione: "Non vogliamo creare barriere"

«È arrivato il momento che la politica ritorni ai cittadini per sconfiggere quei rigurgiti antidemocratici che oggi fanno presa sulla rabbia sociale. Sono segnali da non sottovalutare ed è per questo che bisogna avere la capacità di mettere in campo fatti e progetti concreti. Con Dems vogliamo recuperare ciò che in questo momento il Partito democratico stenta ad avere: un legame diretto con i cittadini. L'associazione Dems nasce come laboratorio di idee e con l'obiettivo di recuperare il rapporto con i territori. E lo facciamo all'interno del Pd dando voce alle associazioni, a coloro che militano e hanno militato in un'area del centrosinistra, ma soprattutto ai non iscritti al partito, che sono al momento la maggioranza».

È quanto ha affermato il consigliere regionale del Partito democratico, Carlo Guccione, spiegando i motivi della nascita dell'associazione politica che fa riferimento all'area del ministro Andrea Orlando. Dems in Calabria continua a crescere e ieri l'associazione ha messo radici anche a Mendicino registrando già oltre 100 tesserati. "Un nuovo centrosinistra per la Calabria": è il titolo dell'incontro tenutosi al Teatro comunale di Mendicino al quale hanno partecipato il consigliere regionale Carlo Guccione; il consigliere comunale di Mendicino, Francesca Reda; Enzo Damiano dell'assemblea nazionale del Pd; Giuseppe Mazzuca, membro di Dems Calabria; Carlo Natoli, dirigente di Dems Cosenza.

«Noi non vogliamo creare barriere – sottolinea Guccione – non siamo una forza contrapposta al Pd. Guai a pensare che il Partito democratico sia una sorta di caserma: nel partito si discute, si dissente e si cerca di trovare un punto di incontro. Ma oggi mancano i luoghi dove poterlo fare. Sono anni che non faccio una discussione nell'assemblea regionale del partito, nella direzione provinciale di Cosenza, nel gruppo consiliare della Regione. E così un soggetto politico non può esistere. Abbiamo bisogno che il Pd ritorni alle sue origini e Dems vuole essere una speranza per il Partito con l'obiettivo di riconquistare uno spazio politico che per troppo tempo abbiamo perso. Dobbiamo stare tra la gente, nei territori ed evitare conflittualità istituzionali che non fanno che peggiorare la situazione, come ad esempio è successo nella sanità».

«Dems nasce dall'esigenza di supplire a una carenza – ha spiega Enzo Damiano - che noi abbiamo notato. È arrivato il momento di ricostruire e lo vogliamo fare in maniera costruttiva. Sono stati commessi degli errori e le colpe sono di tutti ma non si deve vedere Dems come una forza contrappositiva. Se qualcuno la pensa in maniera diversa non deve essere additato come nemico, cosa che però sta accadendo ultimamente nel partito».

L'obiettivo di ricostruire il centrosinistra parte proprio dalle piccole realtà, dai territori. Francesca Reda, consigliere comunale di Mendicino, ha sposato in pieno la nascita di Dems in una realtà «dove c'è un'evidente disaffezione dei cittadini nei confronti del Partito democratico. Con l'associazione evidenzieremo tutto quello che non funziona in questo territorio cercando di arrivare a delle soluzioni concrete. Metteremo insieme tutte le forze civiche e quelle del centrosinistra di questa città per far in modo di costruire un progetto alternativo in questa importante realtà territoriale».

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«Questo territorio negli anni è cambiato e ciò è evidente a tutti. Lo spopolamento del centro storico, le attività commerciali che chiudono: c'è stato un fenomeno di regressione economica. Non possiamo attribuire – ha affermato Carlo Natoli – tutte le colpe e i mali che oggi affliggono questo territorio soltanto a coloro che oggi occupano in primo piano la scena politica, ma quello che mi preoccupa è la mancanza di un progetto serio e condiviso che possa risollevare le sorti di questa comunità. Con Dems dobbiamo tornare a riunirci, a portare ai tavoli giusti idee e progetti dove i cittadini ritornano ad essere parte attiva della politica».

«Stanno cambiando gli assi dello sviluppo – ha sottolineato Carlo Guccione – anche a Cosenza si discute di Comune unico: Mendicino ora deve avere la capacità di dialogare e decidere cosa fare insieme ai comuni che ruotano intorno alla città Bruzia».