Paga in base al colore della pelle nel Cosentino, sequestrati ai due fratelli beni per 2 mln e 80 mila euro in contanti

Caporalato nuova 1Millantavano conoscenze con le forze dell'ordine per evitare che i lavoratori da loro sfruttati potessero ribellarsi, i due fratelli Francesco e Giuseppe Arlia Ciommo posti agli arresti domiciliari con l'accusa di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, aggravati dalla discriminazione razziale visto che la paga 'a nero' variava a seconda del colore della pelle

I due fratelli arrestati, già noti alle forze dell'ordine impiegavano dai 5 agli 8 immigrati al giorno nella loro azienda di Amantea. I caporali li arruolavano nei pressi del centro d'accoglienza per migranti della cittadina tirrenica, i cui gestori, comunque, secondo quanto precisato dagli inquirenti, risultano estranei ai fatti. Agli arrestati sono stati concessi i domiciliari. I due fratelli, uno dei quali titolare dell'azienda di localita' Chiaia della cittadina balneare, e l'altro dipendente, andavano personalmente a prelevare la manodopera ad una certa distanza dal centro d'accoglienza, al fine di non destare sospetti. Ma le precauzioni non sono bastate, perche' i Carabinieri di Amantea hanno comunque avviato le indagini proprio perche' insospettiti dai movimenti dei richiedenti asilo verso le aree rurali della cittadina. I migranti erano sottoposti a minacce ed angherie. In particolare, millantando conoscenze istituzionali, i due fratelli minacciavano le persone sfruttate di rimpatriarli.

--banner--

"La legge sul caporalato inizia a far sentire i suoi effetti, su una problematica molto diffusa nelle regioni del Sud e attenzionata anche dalla Procura di Paola. I due fratelli, uno titolare dell'azienda agricola e l'altro impiegato, per non destare sospetti andavano a recuperare i lavoratori in prossimità del centro di accoglienza di Amantea, in una strada parallela. I lavoratori sono prevalentemente richiedenti asilo, ma anche cittadini romeni o indiani. I lavoratori di colore prendevano 25 euro al giorno, mentre quelli di carnagione chiara 35 euro, quindi oltre al caporalato, anche la discriminazione razziale" ha detto ai giornalisti il cap. Giordano Tognoni, comandante della Compagnia di Paola.

I carabinieri della Compagnia di Paola, nell'operazione condotta stamani per l'esecuzione dei provvedimenti del gip, hanno sottoposto a sequestro preventivo l'azienda ed altri beni per un valore di circa 2 milioni di euro. Sequestrati anche 80 mila euro in contanti trovati nel corso dell'operazione.