Marianna, dalla Calabria alla trincea anti-Coronavirus

mariannaStorie di impegno e sacrificio che interessano tanti medici, infermieri operatori socio-sanitari che hanno deciso di lasciare le proprie case e le proprie famiglie per portare il proprio sostegno umano e professionale a comunità lontane, messe in ginocchio dall'emergenza sanitaria, e che hanno lottato contro il coronavirus nella propria terra dando il massimo del sostegno a chi era in difficoltà e pericolo. Donne e uomini dei quali il Comune di Borgia, grazie ad una iniziativa lanciata dal sindaco Elisabeth Sacco, vuole raccontare le storie come omaggio, una testimonianza di vicinanza e ringraziamento a chi è stato in linea contro in covid 19. Dopo la storia di Enza Procopio, infermiera a Roma ma volata a Bolzano con la Protezione civile, raccontiamo la storia di Marianna Danieli, infermiera di 28 anni che vive a Formello, in provincia di Roma, da quasi un anno. "Per un po' di tempo ho lavorato in medicina d'urgenza all'ospedale al Sant'Andrea di Roma – racconta Marianna - e poi ho avuto un'altra breve esperienza al Policlinico Umberto 1 di Roma. Da poco lavoro presso l'RSA "Flaminia", dove hanno aperto due reparti COVID.

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Ho deciso di andare a lavorare nella Rsa e di accettare questa sfida anche per il fatto che molti infermieri che erano stati chiamati, o che già lavoravano la, non se la sentivano di accettare di vivere questa esperienza. Diciamo che lavorare dentro un reparto COVID ha i suoi lati negativi – cerca di alleggerire il suo toccante racconto - come per esempio il fatto che non si può bere durante il turno per evitare di contaminarsi, non ci si può minimante sfiorare il viso. Prima di entrare ogni dispositivo individuale di protezione viene posizionato scrupolosamente e idem quando ci si sveste . Ora inizia a fare anche caldo e con le tute ogni cosa si amplifica. Le paure sono tante ogni giorno perché in prima linea nell'assistenza ma quando guardiamo i nostri pazienti sappiamo ogni secondo che ne vale la pena". Il Comune di Borgia invita gli infermieri e tutti gli operatori sanitari a raccontare la propria storia, in attesa della possibilità di ringraziarli personalmente in una iniziativa pubblica, sulla propria pagina Facebook Istituzionale.