De Raho a Catanzaro: “Contrasto alla 'ndrangheta? Riempire gli organici dei Tribunali”

Oliverio Cafiero De Raho"C'e' un'esigenza di riempire gli organici dei tribunali che sono esposti nel contrasto alla 'ndrangheta". Cosi' il procuratore nazionale antimafia, Federico Cafiero De Raho, parlando con i giornalisti a margine della "Giornata dell'anti-'ndrangheta" a Catanzaro. "Riempire gli organici dei giudici – ha aggiunto - e' fondamentale. Spesso purtroppo si arriva tardi con l'ordinanza perche' i giudici dell'ufficio delle indagini preliminari a volte sono un terzo, a volte un quarto, a volte la meta' di quello che dovrebbero essere. E altrettanto avviene per i pubblici ministeri. Quindi - ha concluso De Raho - velocizzare dando un organico pieno e' fondamentale".

"La legge calabrese e iniziative come questa sono importanti manifestazioni di sostegno per l'impresa e per i cittadini che vivono correttamente, per quelli che denunciano". Lo ha detto Federico Cafiero De Raho, Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, parlando con i giornalisti a Catanzaro a margine della giornata di studi sul tema "La Calabria dell'antindrangheta", organizzata dalla Commissione contro la 'ndrangheta del Consiglio regionale calabrese. "Credo che sia la migliore dimostrazione - ha aggiunto Cafiero de Raho - di come si possa risollevare un territorio e costituire come regione una barriera di contrasto alle mafie. Per quanto riguarda il contrasto alla 'ndrangheta e alla criminalita' organizzata ci sono delle esigenze in piu' dal punto di vista normativo. Io vedo la necessita' di intervenire con provvedimenti di fermo nel caso di reati che vengono perpetuati nel tempo o reati di natura permanente, laddove invece si dovrebbe attendere una ordinanza di custodia cautelare per mesi o anni". "Il fermo invece - ha aggiunto Cafiero de Raho - consentirebbe di interrompere l'attivita' criminosa mafiosa. C'e' poi l'aspetto dei processi per i quali e' necessaria una maggiore rapidita'. Questa cosa puo' avvenire intervenendo sui meccanismi di comunicazione e notificazione, ma anche riempiendo di giudici i tribunali che sono esposti alla 'ndrangheta. Spesso si arriva tardi alle ordinanze di custodia cautelare perche' alle volte l'organico degli uffici dei gip e' costituito dalla meta' di quello che dovrebbe essere. E altrettanto avviene per i pubblici ministeri".

Un passaggio anche sul terrorismo, dopo i recenti fatti di cronaca di Strasburgo: "La nuova fase in cui e' entrata l'Is preoccupa, perche' non abbiamo piu' una struttura che viene governata e diretta dalla centrale del terrorismo internazionale, ma abbiamo lupi solitari. Si tratta di soggetti - ha aggiunto - che individualmente si muovono, a volte si autoaddestrano, si affiliano attraverso il web e quindi agiscono quasi come schegge impazzite".

"Solo un monitoraggio enorme, come quello che stiamo facendo, riesce a contenere l'azione di questi lupi solitari. I fermi e gli arresti degli ultimi tempi - ha aggiunto de Raho - sono proprio finalizzati ad evitare che costoro possano rendersi responsabili di fatti gravi come quelli avvenuti a Strasburgo".

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"Quello alla criminalità organizzata è un contrasto di civiltà. La nostra regione può conquistare una dimensione civile solo se li libera da questa presenza corrosiva". Lo ha detto il Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio intervenendo oggi a Catanzaro a "La Calabria dell'anti 'ndrangheta", la giornata di studio sui fenomeni mafiosi e sulla legge regionale 9/2018, il testo unico relativo agli interventi regionali per la prevenzione e il contrasto del fenomeno della 'ndrangheta e per la promozione della legalità, dell'economia responsabile e della trasparenza. Una manifestazione promossa dalla Commissione regionale contro la 'ndrangheta in Calabria e dal suo presidente Arturo Bova, in collaborazione del Consiglio Regionale, a cui hanno preso parte, tra gli altri, il Procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho, Donatella Porzi, presidente del Consiglio regionale dell'Umbria e responsabile legalità della Conferenza dei Presidenti dei Consigli regionali e il Presidente del Consiglio regionale Nicola Irto.

"Ringrazio – ha aggiunto Oliverio - il Consigliere regionale Bova che ha lavorato egregiamente per dotare la Calabria di uno strumento di legge teso a contrastare concretamente la criminalità nella nostra regione. In questa lotta sono fondamentali le azioni delle Forze dell'Ordine e della Magistratura ma è fondamentale anche riuscire a far crescere una cultura diffusa di legalità soprattutto tra i giovani. La presenza criminale – ha aggiunto Oliverio – costituisce un ostacolo prima di tutto alla nostra crescita ma è anche uno sfregio immane all'immagine di una terra bellissima, con valori importanti quali l'accoglienza e il rispetto della dignità altrui, per troppo tempo proiettata all'esterno attraverso uno stereotipo di non poco conto nella valutazione generale. Criminalità e illegalità si rafforzano reciprocamente. È una spirale che va spezzata. Questa legge approvata dalla Regione Calabria è uno strumento di contrasto vero, ma anche un'occasione di crescita e riscatto in grado di fare esprimere tutte le nostre potenzialità. E soprattutto – ha concluso Oliverio – dimostra uniformità tra le parole delle istituzioni e i suoi comportamenti perché la politica ha un dovere di coerenza e non può permettersi linguaggi biforcuti".