"Quinta Bolgia", ALA Lamezia Terme: "Quadro preoccupante, mesi difficili per la città. Ci costituiremo parte civile"

"La scorsa settimana è stata molto movimentata per la nostra città. Lunedì 12 Novembre, in seguito alle indagini svolte dalla DDA di Catanzaro e dalla Guardia di Finanza, sono state eseguite 24 ordinanze di custodia cautelare. Nell'operazione denominata "Quinta Bolgia", sono stati coinvolti alcuni elementi della cosca Iannazzo-Cannizzaro-Daponte, la quale oltre a controllare molteplici attività in diversi settori economici della nostra città, da molti anni aveva allungato le mani anche sull'ospedale di Lamezia Terme. Dalle notizie filtrate dai quotidiani emerge un dominio della cosca nel settore delle autoambulanze, delle onoranze funebri e delle forniture di materiale sanitario. Senza voler entrare nel merito dei molti aspetti criminali che questa indagine ha portato alla luce, ci interessa sottolineare la presenza tra gli indagati di alcuni rappresentanti politici, in particolare, dell'ex parlamentare Pino Galati, politicamente onnipresente nella vita politico-amministrativa cittadina e dell'ex consigliere comunale Luigi Muraca (classe '68). Vogliamo mettere in risalto inoltre che questa operazione, della quale siamo grati ai magistrati e alle forze dell'ordine che l'hanno condotta, ha svelato un altro dei tanti sistemi criminali di cui è vittima da decenni la nostra città, sistemi che si sostengono grazie alla collaborazione di imprenditori, professionisti e politici e che stanno stritolando l'economia sana di Lamezia Terme. Come sempre anche in questo caso chiederemo di costituirci come parte civile e siamo pronti a sostenere i cittadini che, parti offese nel procedimento, vorranno fare altrettanto".
Lo si legge in una nota di ALA Onlus – Associazione Antiracket Lamezia.

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"Sulla base di quanto emerso dall'operazione "Quinta bolgia" e fatta salva la passione civile dei ragazzi e di molti dei partecipanti, ci è sembrato paradossale manifestare venerdì 16 novembre, sia per la particolarità del momento, sia per il modo in cui è stata organizzata, vista la presenza di politici ed ex consiglieri coinvolti nel decreto di scioglimento. Sono evidenti le difficoltà che stiamo vivendo come cittadini in seguito allo scioglimento del consiglio comunale e alla gestione commissariale. Ma è nell'ordine delle cose e così resterà fino a quando la legge sul commissariamento non verrà migliorata. Fa specie, però, far finta che Lamezia sia stata sempre una città pulita o pretendere che un commissario firmi documenti atti a rendere possibile l'utilizzo di beni inagibili. Non succede a Lamezia e non succede in altre città che hanno subito lo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose. Ciò che deve essere ben chiaro è che le colpe di questi malesseri devono essere imputati a chi ha portato Lamezia Terme nel baratro del terzo scioglimento; forse sarebbe stato utile portare gli studenti a manifestare in quell'occasione, avrebbe avuto un senso certamente più costruttivo.

Del resto, viviamo in una città in cui la sinistra ha governato per anni e che non è stata in grado di costruire e valorizzare elementi di cambiamento, mentre la destra pur di raggiungere il potere, non ha rifiutato di coinvolgere nelle sue liste candidati che poi hanno portato ai tre scioglimenti.

In attesa che la politica esprima idee e protagonisti in grado di fare diventare Lamezia Terme una città normale, l'associazione ALA, così come altre associazioni o singoli gruppi di cittadini, continua a svolgere le sue attività. Da 13 anni ALA svolge un compito di grande importanza nella nostra città ed è apprezzata e sostenuta da migliaia di lametini. Dal supporto agli imprenditori alla presenza nei tribunali, dai progetti nelle scuole di ogni ordine e grado, alle iniziative all'interno del Civico Trame, sede dell'associazione; fino ad arrivare alla Fondazione Trame, voluta e creata per gestire il Festival, un'attività culturale non più limitata ai soli 5 giorni di manifestazione. Tutte attività in cui l'impegno dei soci e dei dirigenti di ALA è, fin dall'inizio, a carattere totalmente gratuito. La gioia di incontrare continuamente ragazze e ragazzi, di conoscere e confrontarsi con giovani di grande valore che partecipano con passione alle nostre iniziative e che cominciano a inserirsi nell'organizzazione delle tante attività che facciamo, è per noi motivo di grande soddisfazione. In tutti questi anni abbiamo ricevuto tante critiche costruttive che abbiamo apprezzato e fatto nostre ogni qual volta sia stato possibile; quelle mirate invece a indebolire, o magari a distruggere, un patrimonio che ormai appartiene a tutta la città le ignoriamo e andiamo avanti.

Saranno mesi difficili quelli che ci separano dalle prossime elezioni comunali. L'aria che si respira però è molto preoccupante; per rimettere in piedi la vita democratica della nostra città è necessario e urgente l'impegno e la partecipazione costruttiva di tutte le persone per bene che vivono a Lamezia, anche di quelle che per anni hanno preferito stare da parte".