Catanzaro, Gallo su doppia preferenza di genere: "Consiglio Comunale approvi all'unanimità per lanciare segnale alla Regione"

"Appoggio in maniera piena e convinta la proposta avanzata in prima istanza dai colleghi consiglieri Demetrio Battaglia e Manuela Costanzo sull'introduzione di misure di promozione e di riequilibrio di genere all'interno della legge elettorale regionale".
Lo ha affermato la vicepresidente del Consiglio comunale, Roberta Gallo, sottolineando come si tratti "di una battaglia che non può non essere condivisa da chi ritiene che il riequilibrio di genere sia una fondamentale battaglia di civiltà nel nome delle pari opportunità e di un'uguaglianza, quella fra uomo e donna, che in politica come in altri settori è spesso messa da parte".
Roberta Gallo ha quindi ribadito "quanto sia importante che il Consiglio regionale la smetta di tergiversare sull'argomento e provveda a discuterne in modo serio e approfondito al fine di rispettare tre differenti articoli della nostra Carta costituzionale adeguandosi anche a una legge nazionale in vigore da due anni".

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"Non si tratta – ha aggiunto la vicepresidente – di una semplice questione giuridica: questa lotta per il riequilibrio di genere è una questione di civiltà sociale ed equità per l'accesso agli incarichi pubblici. L'iniziativa partita dal Consiglio comunale di Catanzaro grazie all'impegno di Demetrio Battaglia e Manuela Costanzo, una volta introdotta alla Regione, sarebbe la naturale e legittima prosecuzione di quell'esperimento, concretamente e perfettamente riuscito, fatto nella tornata delle elezioni amministrative del 2017 proprio nel capoluogo. Le quote rosa e la doppia preferenza di genere sono uno strumento tangibile per pareggiare il divario che ancora separa l'Italia e la Calabria dai più avanzati Paesi europei. Mi auguro – ha concluso Gallo - che nel prossimo Consiglio comunale il Consiglio comunale voti all'unanimità l'iniziativa di Battaglia e Costanzo così da lanciare un altro messaggio forte agli inquilini di Palazzo Campanella e al governatore Oliverio: la parità di genere non può attendere oltre".