Lamezia. Presentato un documento per candidature pulite: “No a candidati citati nei decreti di scioglimento”

Non candidare a sindaco o a consigliere comunale persone citate nei decreti dei tre scioglimenti del consiglio comunale lametino. Ogni candidato dichiari formalmente, all'atto di accettazione della candidatura, il rifiuto categorico della 'ndrangheta e di ogni forma di criminalità organizzata, impegnandosi ad escludere ogni forma di sostegno elettorale da parte di esponenti delle cosche o collegati a consorterie criminali. Meccanismi più rigidi per quanto riguarda la presentazione delle liste, consentendo di raccogliere le firme solo una volta che la lista sia completata con il nome del candidato a Sindaco, la descrizione del simbolo, l'elenco dei candidati a consiglieri comunali.
Questi alcuni punti chiave del documento/appello presentato questa mattina alla stampa da un gruppo di cittadini, espressioni di diverse associazioni lametine, rivolto a tutte le forze politiche cittadine e alle realtà civiche che intendono partecipare alle prossime elezioni amministrative.
"E' un appello rivolto a tutte le forze politiche, di tutti gli schieramenti. Un documento che parte da una duplice constatazione: da un lato che la città non ha discusso a sufficienza sulle cause che hanno portato a questo terzo scioglimento; dall'altro che c'è il rischio che si ricreino le condizioni che hanno portato ai tre scioglimenti del consiglio comunale, con il riproporsi delle stesse situazioni e addirittura degli stessi personaggi.

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Questo documento vuole essere il punto di partenza per una comune assunzione di responsabilità. Per questo ci auguriamo che sia condiviso il più possibile, dalle forze politiche e associative della città", ha dichiarato Costantino Fittante, illustrando nei dettagli il documento che, oltre ai punti relativi alle liste e alle candidature "pulite", toccando così una delle questioni fondamentali che ha portato allo scioglimento del civico consesso lametino deciso dal governo a novembre dello scorso anno, guarda anche all'azione amministrativa della futura consilatura, prevedendo l'impegno per i candidati a sindaco di procedere alle nomine dei rappresentanti del Comune tramite avvisi pubblici e l'adesione alla stazione unica appaltante per quanto riguarda i lavori pubblici.
Sempre per quanto riguarda la presentazione delle candidature e delle liste, alla luce delle distorsioni avvenute negli anni passati, per cui tanti cittadini hanno spesso firmato per una lista senza conoscere l'elenco completo dei candidati, i sottoscrittori si appellano direttamente ai commissari chiedendo che l'accettazione delle candidature a sindaco o a consiglieri comunali avvenga in loro presenza o alla presenza del segretario comunale presso la sede municipale, evitando assolutamente il rilascio di deleghe a funzionari o eletti in carica, e a che si possa procedere alla raccolta delle firme per le liste e alla loro autenticazione solo dopo che il modello, contenente il nome del candidato a sindaco, la descrizione del simbolo, l'elenco completo dei candidati a consiglieri comunali e l'indicazione dei due delegati, sia stato dettagliatamente compilato. Questo per evitare che i cittadini, magari a loro insaputa, firmino a sostegno di liste in cui sono presenti candidati appartenenti o vicini ad ambienti criminali oppure che gli stessi candidati a sindaco accettino apparentamenti con liste di cui non si conoscono tutti i candidati.
I primi sottoscrittori hanno precisato di aver dato il loro contributo al documento come singoli cittadini, non in rappresentanza delle loro associazioni di appartenenza. "Da questo momento - hanno aggiunto – ci auguriamo si apra una discussione con tutte le realtà politiche e associative cittadine, per un'adesione ampia e soprattutto consapevole nell'interesse della città".
Hanno partecipato alla conferenza stampa Costantino Fittante del centro Riforme-Democrazia-Diritti, Daniela Grandinetti e Salvatore D'Elia dell'associazione "Graziella Riga", Nicolino Panedigrano dell'associazione "AmoLamezia", Giuseppe Gigliotti di Italia Nostra, Ivan Falvo D'Urso dell'Arci.