Lamezia, Tribunale dice "no" a incandidabilità Mascaro. Abramo: "Ripristinato rispetto volontà popolare"

"Il Tribunale di Lamezia Terme, restituendo all'ex sindaco Paolo Mascaro il diritto di candidarsi, ha ripristinato il rispetto della volontà popolare aprendo lo spiraglio per una nuova fase di lavoro e di impegno politico e amministrativo". Lo ha affermato il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo "apprendendo - è scritto in una nota - la notizia della sentenza che toglie qualsiasi dubbio sulla correttezza dell'operato del sindaco e della sua giunta risultando assolutamente estranei a condizionamenti esterni da parte della criminalità".

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"Il provvedimento - ha proseguito Abramo - ha, dunque, dato attuazione al principio di legalità e ridato a Mascaro l'onore politico per la sua riconosciuta correttezza amministrativa, purtroppo brutalmente interrotta dalle accuse contenute nella relazione del ministero dell'Interno sulla base delle quali è stato sciolto il Comune della Piana, privando la comunità di Lamezia della sua rappresentanza legittimamente eletta. Non posso che esprimere grande soddisfazione per la fine di una vicenda che ha segnato la vita personale di un amministratore a cui mi lega un ottimo rapporto personale e con il quale avevamo intrapreso un cammino amministrativo condiviso nell'interesse dello sviluppo dell'asse Catanzaro - Lamezia". "Un incubo, quello vissuto da Mascaro, senza contare i risvolti umani della vicenda - ha detto ancora Abramo - che ha dovuto fare fronte ad accuse pesantissime con conseguenze drammatiche a livello personale e politico. Oggi nessuno potrà ridargli quello che ha perso, ma almeno è arrivata la soddisfazione di un'assoluzione piena e totale. Una pronuncia che dimostra, oltre che la correttezza dell'operato come sindaco, più in generale anche la bontà dell'azione amministrativa nel suo Comune. A Paolo, dunque, va il mio abbraccio forte che voglio estendere ai suoi familiari che insieme a lui hanno vissuto giorni di ansia e inquietudine".