Inaugurata stanza di terapia sub-intensiva presso il reparto di pediatria dell'Ospedale "Pugliese-Ciaccio" di Catanzaro, CSEN dona un monitor pediatrico

In occasione dell'inaugurazione della stanza di terapia sub-intensiva presso il reparto di pediatria dell'Ospedale Pugliese-Ciaccio di Catanzaro, diretto dal dottor Giuseppe Raiola, il Comitato Provinciale CSEN di Catanzaro, presieduto da Francesco De Nardo, ha donato un monitor pediatrico che è stato in parte acquistato con le quote di partecipazione al concorso "Cose di Danza", svoltosi a maggio nel teatro Otto Ciclisti Lametini presso la Fondazione Mediterranea Terina ONLUS.

Così, il CSEN catanzarese ha assolto l'impegno preso durante la manifestazione danzante direttamente col direttore dell'U.O. Pediatria e col dirigente medico Valentina Talarico, che, in rappresentanza di tutta l'equipe medica e paramedica, e in segno di riconoscenza, hanno voluto essere presenti, dimostrando di apprezzare molto il gesto solidale, volto a contribuire a rendere il reparto pediatrico del "Pugliese-Ciaccio" più all'avanguardia possibile ed efficiente.

Il presidente De Nardo si è dimostrato soddisfatto per essere riuscito a portare a termine la mission di solidarietà e ha espresso gratitudine nei confronti dei colleghi e amici, Antonio Caira, Giuseppe Tarantino, Luigi Papaleo, Caterina Brizzi, Sergio Servidone, Ornella Mauro, Armando Petullà, e della compagna Valentina Spadafora, che lo hanno coadiuvato nell'organizzazione del concorso di danza, servito, come si è già detto, a parziale finanziamento del meritorio progetto.

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Dopo tale esperienza, il Comitato provinciale di Catanzaro intende lavorare di più e meglio anche per dare inizio a una catena di solidarietà che riesca a coinvolgere tutto il mondo sportivo CSEN. Difatti, ha aggiunto De Nardo: "Non vogliamo che la donazione del monitor pediatrico rimanga un fatto isolato, per cui dalla prossima stagione sportiva partiremo con il progetto "Adottiamo un reparto ospedaliero". Ogni anno finanzieremo un progetto, finalizzando a tale scopo una o più manifestazioni sportive organizzate dal CSEN Calabria. D'altronde, noi siamo il Centro Sportivo Educativo Nazionale – ha concluso - e la promozione sociale deve essere uno dei nostri cavalli di battaglia per mostrare che non siamo semplici venditori di tessere, bensì dirigenti sportivi che vivono e operano in un territorio difficile ma meraviglioso come quello calabrese, che va sostenuto e migliorato anche e soprattutto con gesti solidali".