Gratteri: “Inasprire le pene per chi entra e ruba in casa d’altri”

gratterinicola26mag"Penso che le norme in vigore sulla legittima difesa siano buone, nella legittima difesa c'e' sempre proporzione tra il pericolo reale e concreto e il momento in cui vado a reagire. E da questo non ci possiamo spostare molto. Non sono costituzionalmente ammissibili, dietro lo schermo della legittima difesa, esecuzioni sommarie o atteggiamenti punitivi oltre certe soglie. Non dobbiamo caricare la collettivita' su questo argomento, perche' il legislatore non potrebbe fare mai la scelta di abbandonare questa proporzione tra aggressione e reazione. Sarebbe una scelta vietata dalla Costituzione". Il Procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri parla ai microfoni del Tg Zero di Radio Capital. "Anche se il Presidente della Repubblica dovesse firmare un decreto approvato da Camera e Senato, questo poi cadrebbe sotto la mannaia della Corte Costituzionale e dell'Europa, che non lo farebbero mai passare". "In Italia - aggiunge Gratteri - e' difficile avere un porto d'armi. Piu' facile detenerle. Dovrebbero essere piu' seri gli accertamenti psichiatrici. Nel mondo ci sono piu' pazzi di quanto appare. Molta gente assume psicofarmaci e svolge mestieri delicatissimi". Penso inoltre che sia necessario inasprire le pene per chi entra e ruba in casa d'altri. Con il sistema attuale del rito abbreviato, che prevede lo sconto di un terzo della pena, poi a meta' pena puoi avere la semiliberta'. In Italia non esiste la certezza della detenzione, neppure dopo una sentenza definitiva in Cassazione. Le maglie sono molto larghe". (Dire)

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