Abramo: “Catanzaro può essere elemento di equilibrio e unità tra i territori calabresi”

"Le garbate critiche rivoltemi dal segretario organizzativo del Pd calabrese Giovanni Puccio mi consentono di chiarire il concetto politico centrale espresso nella conferenza stampa di venerdì scorso. La Calabria ha bisogno di equilibrio tra i territori perché solo da un'utilizzazione equilibrata e giusta delle risorse può nascere un progetto di sviluppo complessivo". Così il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo. "Non possiamo consentirci, all'interno di una regione così complessa e fragile - prosegue Abramo - di avere una doppia velocità. La Città metropolitana di Reggio, la piana di Gioia Tauro, la Locride, il Vibonese e il Crotonese, l'asse Catanzaro-Lamezia Terme debbono viaggiare alla stessa velocità della provincia di Cosenza, che resta comunque un territorio fondamentale per l'assetto socio-economico della regione. Stesse opportunità, stessa percentuale di risorse, stessa progettualità, perché la Calabria è una e unica. E poiché le più recenti esperienze alla guida della Regione, che non mi permetto di giudicare o criticare, hanno avuto la tentazione di spostare l'ago della bilancia ora a sud ora a nord, ritengo che Catanzaro possa svolgere quel ruolo di equilibrio tra i territori, proponendosi come elemento di unità e non di divisione".

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Per Abramo "il momento storico che vive la Calabria impone questa riflessione. Il mio non era e non è un ragionamento campanilistico. Al contrario. Se si registra in una regione povera, che ha gravi problemi legati all'occupazione e al futuro dei suoi giovani, uno sbilanciamento nella distribuzione delle risorse e degli interventi, la situazione complessiva è destinata ad aggravarsi. Nessuna critica personale nei confronti del Governatore Oliverio, per carità, che fa quel che può, ma da cui mi aspetto, come sindaco del Capoluogo, atti conseguenti agli impegni assunti solennemente in Consiglio comunale di Catanzaro, tra cui la firma sul pre-accordo per l'integrazione tra le Aziende ospedaliere. Non riuscirei a capire tentennamenti su questo problema, visto che il documento è stato redatto proprio con la sapiente regia del delegato del presidente sulle politiche sanitarie, Franco Pacenza. Parlo di atti conseguenti perché, al di là dei buoni intendimenti, ancora oggi aspettiamo risposte su Agenda Urbana, sull'Edilizia Sociale, sui Poic, per non dire che anche l'Accordo di Programma sul Sistema Metropolitano attende di essere tradotto in una delibera di Giunta Regionale. Attendiamo invano, come Comuni, segnali per quanto riguarda il funzionamento dell'Autorità Idrica Calabrese e un confronto su come cambiare radicalmente le politiche di utilizzazione dell'acqua. Non mi pare che siano queste critiche campate in aria. L'attesa non può essere infinita. E, ovviamente, nessuna critica all'amico e collega Mario Occhiuto che sta facendo davvero molto bene per la sua Cosenza. Ho avuto molto piacere in questi mesi a presenziare, su suo invito, ad alcuni momenti importanti della sua Amministrazione, come l'inaugurazione del ponte di Calatrava e del museo nell'ex complesso di San Francesco". "Ora è il tempo - sostiene ancora Abramo - di rimboccarsi le maniche. Personalmente, sono impegnato a seguire giorno dopo giorno l'ambiziosa programmazione che abbiamo messo in campo per potenziare il Capoluogo, nella consapevolezza che la Calabria intera ha bisogno di una Città-guida moderna, funzionale, accogliente. La mia stella polare è l'impegno quotidiano, senza il quale i risultati non arrivano. Ma questo è un messaggio che parte della politica regionale stenta ad accettare".