Lamezia Terme (Cz), Gianturco (FdI): "Bene la chiusura dei porti alle ONG. Ora si punti al Blocco Navale"

"Nonostante il nostro scetticismo sull'asse Lega-M5S, condividiamo l'azione del governo sulla chiusura dei porti alle navi delle Ong. Ora urge il blocco navale a largo della Libia per tutelare il nostro territorio, contrastare il business dell'accoglienza e fermare la tratta di esseri umani. Silenzio imbarazzante dell'ala sinistra del M5S". A dichiararlo è Mimmo Gianturco, esponente di Fratelli d'Italia.

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"Finalmente - afferma Gianturco - con la chiusura dei porti voluta dal Ministro dell'Interno Matteo Salvini ma attuata dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli, si è dimostrato ciò che noi affermiamo da tempo; si può dire no all'invasione continua degli immigrati clandestini in Italia e, battendo i pugni, si possono ottenere buoni risultati per la nostra Nazione. Ma ciò, purtroppo non basta, occorre organizzare un blocco navale a largo della Libia per impedire partenze, evitando così nuovi morti in mare e combattendo la mafia che lucra con la tratta di esseri umani e il business dell'accoglienza che si cela dietro lo sbarco dei migranti sulle nostre coste".

"Le navi come la ormai famosa Aquarius - continua Gianturco - attendono di imbarcare gli immigrati a qualche chilometro dalle acque libiche e, anziché riportarli in poche decine di minuti sulla terra ferma, partono verso l'Europa, precisamente l'Italia, viaggiando per diversi giorni. È palese quindi che dietro alle partenze, c'è un vero e proprio business economico e una chiara azione politica che mira a sradicare i popoli africani dalle loro nazioni e a destabilizzare i popoli europei per interessi diversi. Con l'arrivo della nave Diciotti della Guardia costiera con a bordo quasi mille migranti, consegnati da un'altra Ong, il governo deve comprendere anche l'importanza di una direttiva che occorre dare alla nostra Marina, ossia l'impegno nei respingimenti poiché l'obiettivo primario non è sostituire i taxi del mare, dalle Ong straniere alle navi italiane, bensì bloccare definitivamente l'immigrazione".
"Regioni in difficoltà economica come la Calabria - ricorda l'esponente della destra calabrese - non riescono più a sostenere il peso economico e sociale di questa vera e propria invasione. Fa specie pertanto leggere le dichiarazioni finto buoniste del sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà che si è di fatto opposto al governo nazionale fornendo una disponibilità apparente del porto reggino. Farebbe bene a pensare ai problemi delle famiglie reggine ma sopratutto a studiare le normative vigenti in materia. Infatti, dopo la riforma del sistema portuale del 1994, i sindaci non hanno alcun potere sulla gestione delle banchine ed è tutto nelle mani della Capitaneria di Porto e della Guardia costiera. Nessun sindaco può quindi autorizzare l'attracco delle navi ma dipende tutto dal Governo, specificatamente non dal Ministro degli Interni, come si potrebbe pensare, bensì da quello delle Infrastrutture, che è a guida 5 Stelle. A tal proposito - conclude - si nota il silenzio imbarazzante e imbarazzato dell'altro paladino dei migranti l'On Pino D'Ippolito del Movimento 5 Stelle che da sempre si è dichiarato uomo di "sinistra vicino ai migranti", il quale, senza nascondersi, dovrebbe dire a tutti gli elettori del M5S cosa ne pensa di ciò che sta accendendo a riguardo".