Una busta con un ordigno a casa del sindaco di Cortale (Cz)

carabinieri090318Intimidazione nei confronti del sindaco di Cortale (Cz). Persone non identificate hanno lasciato appesa al cancello della villa di Francesco Scalfaro, dove comunque il sindaco non risiede, una busta contenente un ordigno cui era stato attaccato, con nastro adesivo, un accendino.

É stato lo stesso Scalfaro, di 59 anni, eletto con una lista civica di centro sinistra. ad avvertire i carabinieri della Compagnia di Girifalco della presenza dell'ordigno. I militari, giunti sul posto, hanno circoscritto la zona ed eseguito i primi accertamenti. Sul posto sono arrivati poco dopo gli artificieri dell'Arma, che hanno rimosso l'ordigno e l'hanno poi fatto brillare in condizioni di sicurezza. Non é la prima volta che Scalfaro subisce minacce. I carabinieri non escludono, al momento, alcuna ipotesi circa il movente di quanto é accaduto. I militari stanno esaminando le immagini riprese dalle telecamere della videosorveglianza per raccogliere eventuali elementi utili alle indagini.

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"Uno pensa di fare del bene e poi si ritrova con una bomba davanti al cancello di casa. Tutto questo é molto triste e provoca sconforto. Io però non mi lascio intimorire: non mi dimetto e vado avanti". Lo dice Francesco Scalfaro, sindaco di Cortale dal 2009, commentando con l'ANSA l'intimidazione subita la scorsa notte.
"In una situazione del genere - aggiunge Scalfaro, che di professione fa l'agronomo - ti prende un senso di sconforto non tanto per la tua incolumità ma per quella dei tuoi familiari. Peraltro, io non riesco a collegare quanto é successo ad una causale o motivazione precisa. Eppure le intimidazioni che ho subito da quando sindaco sono state tante, almeno-sei sette. Una volta hanno sparato con un fucile caricato a pallettoni contro il portone di un frantoio. Mi hanno anche bruciato due macchine e due fabbricati e tagliato gli alberi in un terreno. Un vero e proprio stillicidio. É chiaro che un po' di sconforto, in una situazione del genere, é inevitabile. Ma io non voglio avere paura di persone che non ha neppure il coraggio di guardarti in faccia per contestarti qualcosa o rivolgerti qualche richiesta. Sono soltanto dei vigliacchi, ma io vado avanti per la mia strada. Penso di avere fatto cose buone per Cortale, interventi mai realizzati per questo paese. Forse abbiamo rotto qualche equilibrio, non lo so. Io, comunque, ho la coscienza a posto. Ho fatto sempre del bene e non é giusto che vengano compiuti certi gesti. Tutto questo - conclude il sindaco di Cortale - é triste anche per la Calabria, che per qualcuno, evidentemente, deve restare terra bruciata".