Il Codacons: "Fogna a cielo aperto davanti il Liceo “Luigi Siciliani” di Catanzaro"

Fogna a cielo aperto davanti il Liceo "Luigi Siciliani" di Catanzaro. Una minaccia igienico-sanitaria che ha suscitato l'indignazione degli studenti e fatto piovere numerose segnalazioni al Codacons.

E così, proprio questa mattina, l'Associazione ha provveduto a depositare una dettagliata denuncia presso la Procura della Repubblica di Catanzaro, nella quale viene chiesto un "immediato intervento" per scongiurare quella che viene descritta come una vera e propria "bomba sanitaria".

I liquami che finiscono nelle aule, calpestati da centinaia di ragazzi, già da soli costituirebbero una emergenza - sostiene l'avv. Francesco Di Lieto vicepresidente nazionale del Codacons - se poi pensiamo all'imminente innalzamento delle temperature, possiamo renderci conto del gravissimo pericolo che incombe sulla salute dei ragazzi nonché del personale docente e non docente.

Senza dimenticare - prosegue Di Lieto - che in quell'edificio una famiglia è costretta a vivere praticamente nella fogna.

Spiace dover constatare il totale disinteresse per una realtà che rappresenta una delle eccellenze della nostra città.

Spiace dover sottolineare come l'accorato appello degli insegnanti all'Amministrazione comunale sia rimasto del tutto inascoltato.

E' intollerabile che liquami fognari maleodoranti costringano i ragazzi ad una estenuante gimcana per evitare di schizzarsi mentre provano ad entrare all'interno dell'istituto.

Quanto segnalato dev'essere motivo di attenzione per gli elevatissimi rischi di natura igienico-sanitaria che il continuo sversamento delle acque putride inevitabilmente porta con sé.

Per questo motivo il Codacons ha chiesto che la Procura voglia far luce non solo sulle cause, ma anche su tutti gli abusi e le omissioni che hanno relegato gli studenti del "Siciliani", convivere con la fogna.Uno stato di assoluto degrado che mortifica uno tra i più prestigiosi istituti del nostro paese.

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E poiché le scuole fanno notizia solo quando vengono chiuse - conclude Di Lieto - abbiamo chiesto alla Magistratura di valutare anche le condizioni per continuare a svolgere le lezioni.

In maniera che possano finalmente emergere quelle che appaiono palesi, intollerabili ed ingiustificabili, responsabilità.