Catanzaro, Abramo: “Cassazione conferma le ragioni di Manno sulla Diga del Melito, ora rifinanziare l’infrastruttura”

"Accogliendo il ricorso del Consorzio di bonifica "Ionio catanzarese", la Corte di Cassazione ha dato ragione alle tesi sostenute da sempre dal presidente Grazioso Manno: ora si può procedere con il rifinanziamento di un'opera strategica per il capoluogo e il suo comprensorio, non solo dal punto di vista dell'approvvigionamento idrico, ma anche sul piano della tutela dell'ambiente".

È il commento del sindaco Sergio Abramo che ha sottolineato "la giustezza delle argomentazioni di Manno, che si è speso per anni proprio per arrivare a un risultato che dovrà portare alla concreta realizzazione dell'infrastruttura. Bene ha fatto Manno a non fermarsi mai in questa lunga battaglia, a coinvolgere sindaci e istituzioni, a intervenire a più riprese sui media per sensibilizzare i cittadini, a decidere gesti anche eclatanti come lo sciopero della fame: la sua caparbietà è stata un esempio di amore per la propria terra. Ed è stata anche una lotta a favore della legalità e della trasparenza, assolutamente condivisibile per le motivazioni che ne stanno alla base e che riguardano lo sviluppo di una fascia ampissima dell'area centrale della Calabria. In questi anni ho avuto modo di apprezzare, per i diversi interventi sinergici attuati dall'amministrazione comunale e dal Consorzio di bonifica "Ionio catanzarese", l'operato appassionato, professionale e competente del presidente Manno, a cui rivolgo adesso il mio invito a continuare a lavorare per il bene del territorio e gli rinnovo, come ho sempre fatto, il sostegno del Comune di Catanzaro. Spero che la Regione e il Ministero facciano partire nel minor tempo possibile l'iter per il rifinanziamento dell'infrastruttura, consentendo alla Calabria e ai calabresi di vedere realizzata quella diga sul Melito che si aspetta da quasi mezzo secolo che, al contrario, sarebbe uno scempio ambientale, l'ennesimo spreco di denaro pubblico e un inganno nei confronti di tutti i calabresi".

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