Catania-Reggina: ultras in Questura, si va verso lo sblocco della prevendita

curvasuddi Paolo Ficara - Chiamatelo confronto, chiamatela protesta pacifica. È stato un bel momento di tifo, di passione e di senso di appartenenza, quello vissuto in tarda serata presso la Questura di Reggio Calabria. Diversi esponenti del tifo organizzato, circa una cinquantina, hanno espresso alla Digos la loro legittima intenzione di non lasciare da sola la Reggina, impegnata mercoledì in un fondamentale secondo turno dei playoff per andare in Serie B, in gara secca a Catania. Presente anche il direttore generale degli amaranto, Andrea Gianni.

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Chiare le disposizioni delle Prefetture, che hanno consentito la vendita del solo settore ospiti ai residenti a Reggio Calabria, peraltro con l'obbligo di possedere la tessera del tifoso. Quest'ultima limitazione escluderebbe in partenza un migliaio di tifosi, tale è la capienza del settore ospiti presso lo stadio "Massimino". Nelle prime ore della mattinata di mercoledì, questa restrizione potrebbe essere riconsiderata.

Ci si augura che prevalga il buon senso, e che anche a poche ore dal fischio d'inizio possa essere aperta a tutti la vendita almeno per il settore ospiti. La gara va considerata come uno spareggio, sarebbe profondamente iniquo escludere a priori una tifoseria. Ci sono almeno 700 anime pronte a raggiungere la Sicilia già all'ora di pranzo, non certo per creare disordine ma solo col nobile scopo di sostenere la propria squadra del cuore, in una gara chiave per le sorti di un'intera stagione sportiva.