Urbs Reggina, prosegue la querelle con Grassani: "Geniale l'idea di recedere dal contratto in essere"

grassaninuovadi Paolo Ficara - Le partite più importanti si giocano fuori dal campo. Si avvicinano sempre di più gli appuntamenti cruciali per la Urbs Reggina. La società risulta alacremente alla ricerca di soluzioni per superare o limitare i danni, in merito agli scogli del 17 dicembre (stipendi) e del 19 dicembre (secondo grado di giudizio per la fidejussione, con Figc e Lega pro tra le controparti). Nel mezzo resta la spada di Damocle dell'istanza di fallimento, promossa dall'avvocato Grassani.

A distanza di circa una settimana dalla precedente intervista, il Dispaccio ha ricontattato il noto esperto di diritto sportivo, sempre nell'intento di capire se esistono i margini per evitare lo scontro frontale. La risposta è ancora più netta: "La situazione ed i rapporti non sono in alcun modo cambiati da quando dissi a voi che se la Reggina fosse malauguratamente fallita, la responsabilità aveva un solo nome ed un solo cognome: Demetrio Praticò. Mi viene il mal di testa, a tacer d'altro, a pensare che le persone che per tre anni e mezzo ho servito con onore, fierezza e serietà abbiano guidato una gloriosa società come la Reggina al punto in cui si trova ora".

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L'avvocato Grassani svela un particolare rilevante, circa le ulteriori pendenze della Urbs Reggina: "Quando l'ufficiale giudiziario è andato in Lega Pro ad eseguire il mio pignoramento, qualche giorno fa, si è sentito rispondere dalla Lega che la curatela del vecchio fallimento della Reggina mi aveva preceduto, dato che non sono stati mantenuti gli impegni di pagamento per l'utilizzo del centro sportivo nella passata stagione".

A questo punto, sembra inevitabile lo scontro frontale all'udienza in calendario per il 18 dicembre: "Ironia del destino, ora ci sono altri validissimi avvocati che spero, per loro almeno, siano giustamente e adeguatamente retribuiti, incaricati dalla proprietà Praticò per opporsi al mio decreto ingiuntivo, alla mia istanza di fallimento, al mio pignoramento presso terzi in Lega – rivela Grassani al Dispaccio - Altro lavoro per difendere il mio lavoro. I signori Praticò, pochi giorni fa, hanno anche avuto la geniale idea di recedere dal contratto in essere per evitare di pagarmi. Sono creditore di circa 100.000 euro, sperando che adesso non assoldino anche un contabile, ben pagato glielo auguro, per fare le pulci al loro debito. E vengo cacciato come una scarpa vecchia, senza un perché. Ma che modo di comportarsi è mai questo? Rappresentano la città di Reggio Calabria questi signori? I reggini che conosco sono altro, leali, seri e, soprattutto, ci mettono la faccia, mantenendo gli impegni e non sottraendosi agli stessi".

Approfittiamo della disponibilità di un legale addentrato da decenni nel mondo del calcio, per toglierci un dubbio circa l'entità dell'eventuale penalizzazione in caso di mancato pagamento degli stipendi: "Lunedì sarà una altro giorno cruciale perché scadrà il termine federale per pagare gli emolumenti, le imposte ed i contributi del bimestre settembre-ottobre 2018. In caso di inadempimento anche di un solo pagamento, i punti di penalizzazione saranno altri 4. Fermo restando che se la carenza del versamento dei contributi Inps relativa al primo bimestre, di cui al deferimento da poco elevato dalla Procura Federale, non fosse stata ancora sanata, anche pagando l'intero in scadenza lunedì, ulteriori 2 punti di penalizzazione verrebbero inflitti in automatico".

La chiosa dell'avvocato Mattia Grassani non può che essere amara: "Auguro ogni bene alla Urbs Reggina 1914 S.r.l. ma questa non è più la mia Reggina. Non è più, credo, la Reggina dei reggini, non è più di nessuno che abbia voluto e voglia ancora bene al club".