Siracusa-Reggina, un tempo (scialbo) ciascuno: 0-0, bentornato Sciamanna

sciamannajacopodi Paolo Ficara – Incetta di 0-0. La Reggina ottiene l'ennesimo risultato ad occhiali del suo campionato, andando a rischiare il meno possibile sul sintetico di Siracusa. Al "De Simone", le compagini si dividono i due tempi a livello di prestazioni, in una gara che registra pochi sussulti. Si può recriminare per un contatto in area al quarto d'ora, con Turati che perde l'equilibrio e frana addosso a Tulissi. Oltre al pareggio, per gli amaranto c'è la buona notizia di un recupero importante in attacco.

LE SCELTE – Maurizi prosegue sulla strada del 5-3-2. Rispetto al match con la Casertana, c'è La Camera al posto di Provenzano: la mossa ridisegna il centrocampo, con il messinese davanti alla difesa, Giuffrida mezzala sinistra e Mezavilla dal versante opposto. Tulissi ripristinato come partner di Bianchimano. Pretattica da parte di Bianco, che alla fine conferma il modulo delle ultime uscite e si piazza con un 3-5-2: Scardina preferito a Bernardo come centravanti.

MANCA UN RIGORE – Abbastanza elevato il livello di nervosismo, scontri molto maschi specie dove transita Giuffrida. I padroni di casa non riescono a salire, gli amaranto trovano più profondità ma poi eccedono con i passaggi in orizzontale. Al quarto d'ora, un'iniziativa di Tulissi viene arginata in maniera scomposta da Turati in piena area: il direttore di gara, pur essendo vicino all'azione, sorvola. Episodio da moviola anche dall'altro lato, prima dell'intervallo: Turati insacca da calcio d'angolo, fischiato un fallo di confusione prima del tocco da parte del centrale.

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BENTORNATO SCIAMANNA – Dopo un primo tempo positivo ed incoraggiante, la Reggina soffre l'iniziativa del Siracusa. Gli uomini di Bianco sfruttano maggiormente l'ampiezza nella ripresa, ma proseguono nel non riuscire ad innescare le punte. L'unico vero pericolo è un'incornata di Parisi da buona posizione, mira errata. L'esterno destro mantiene spesso una posizione asimmetrica rispetto a Liotti, rimanendo molto più alto, fin quando Bianco non cambia definitivamente modulo. Dopo l'ingresso delle forze fresche Calil e Bernardo in avanti, gli aretusei passano al 4-4-2. Nella Reggina, ormai retratta totalmente in fase difensiva, nella girandola di cambi si segnala il ritorno in campo di Jacopo Sciamanna. Bentornato all'ex laziale, che dopo 6 mesi di stop forzato può rendersi utile alla causa.

RIPOSARE E GUFARE - Con i portieri praticamente inoperosi (solo un facile intervento per Tomei nel primo tempo, su punizione di La Camera), non può che chiudersi sullo 0-0 una contesa che ha visto la Reggina più reattiva nel primo tempo. La squadra di Maurizi ha avuto la colpa di non sfruttare mai gli esterni, troppo spaventati dai diretti avversari Parisi e Liotti. Il Siracusa visto nella prima frazione, poteva essere castigato. Si tratta comunque di un buon punto, in una gara molto scialba. La Reggina sale a quota 33, nel prossimo weekend si riposerà e dovrà sperare che la Fidelis Andria (31) non vinca a Bisceglie.

SIRACUSA – REGGINA 0-0

SIRACUSA (3-5-2): Tomei; Daffara, Turati, Altobelli; Parisi (85' De Silvestro), Palermo (84' Toscano), Spinelli, Mancino, Liotti; Scardina (62' Calil), Catania (76' Bernardo). A disposizione: D'Alessandro, Bruno, Mangiacasale, Giordano, Vicaroni, Marotta, Mazzocchi, Grillo. Allenatore: Bianco.
REGGINA (5-3-2): Cucchietti; Hadziosmanovic, Laezza, Ferrani, Pasqualoni, Armeno; Mezavilla (74' Marino), La Camera, Giuffrida (69' Provenzano); Tulissi (74' Sciamanna), Bianchimano (90' Sparacello). A disposizione: Licastro, Turrin, Auriletto, Gatti, Fortunato, Condemi, Bezziccheri, Franchi. Allenatore: Maurizi.

Arbitro: Ayroldi di Molfetta
Ammoniti: Mancino, Pasqualoni