Scala a Radio Reggio Più: "Reggina, si risale con le idee. Mariotto gestisca la parte tecnica"

scalanevioAltro che casualità. Vincendo lo spareggio con la Virescit, nel 1988, la Reggina centrò la seconda promozione in B della propria storia. Al timone c'era Nevio Scala, andato negli anni successivi a contendere scudetti e coppe alla Juventus di Marcello Lippi, futuro campione del mondo, con il Parma. Proprio la società emiliana lo ha visto a capo di un progetto tecnico, che ha visto l'immediata risalita tra i professionisti dopo il fallimento. Radio Reggio Più gli ha chiesto come si fa.

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"L'aspetto economico è necessario ma non essenziale. Il Parma è stato costruito da sette grossi industriali, che hanno messo tra le 200 e le 300 mila euro ciascuno. Mi hanno chiamato come presidente della parte tecnica, di cui mi sono occupato completamente, facendo presente di non essere in grado di gestire la società sul piano finanziario – ha chiarito Scala a Radio Reggio Più - In due anni abbiamo raggiunto la Serie B, anche se ho dato le dimissioni per altri motivi. Servono persone competenti, affezionate alla squadra. Non bisogna affidarsi ad avventurieri, ma a chi ama la città ed ha un legame affettivo".

"Credo che a Reggio Calabria ci sia una persona in grado di gestire la parte tecnica – ha rimarcato Nevio Scala – Ripetere quello che è successo negli anni '80 a Reggio Calabria è difficile. Se una figura come Massimo Mariotto deve prendere l'incarico tecnico di una società, è necessario solo avere una o più persone in grado di sostenere le spese iniziali".