Centenario della morte di Amedeo Modigliani, la nota di Corrado (M5S)

"Il centenario della morte di Amedeo Modigliani (24.01.2020) rischia di essere, come quello della nascita, celebrato nel 1984, terreno di coltura per ogni genere di speculazioni, nostrane e internazionali. Per evitare qualsiasi sperpero di denaro pubblico e scongiurare, nel contempo, che i cittadini attratti dalla prospettiva di un investimento quanto mai remunerativo o richiamati dal clamore di una esposizione di opere del Maestro possano essere ancora una volta raggirati da truffatori, è indispensabile redigere un catalogo nazionale dei falsi attribuiti ad Amedeo Modigliani". E' quanto scrive Margherita Corrado (M5S Senato - Commissione Cultura).

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"Prendendo spunto dalla saggia decisione del MiSE di usare massima prudenza nell'emissione del francobollo celebrativo dei cento anni dalla scomparsa dell'artista livornese, tant'è che per il bozzetto si è attinto all'archivio fotografico Fratelli Alinari e la cerimonia dell'annullo filatelico è stata spostata al 17 febbraio allo scopo di eliminare dai bozzetti la firma di Modì, controversa anch'essa, ho presentato una interrogazione che chiede all'on. Franceschini di farsi promotore dell'iniziativa di censire i falsi riconosciuti. Sul mercato circolano oggi circa 1200 opere attribuite all'artista ma solo 337 sono considerate 'sicure' e il numero totale è destinato ad aumentare se non saranno adottate misure atte a cristallizzare il fenomeno dei 'Modigliani post mortem'. In Italia, peraltro, le cause per truffa e riciclaggio, se prescritte come spesso accade, non si concludono con l'ordine di distruggere i falsi ma li restituiscono ai proprietari, consentendo loro di re-immetterli sul mercato e reiterare il reato. Al più presto, dunque, è necessario definire a chi spetti la facoltà di autenticare le opere di Modigliani, dal momento che il valore potenziale del marchio è stimato in circa 100 milioni di euro e sono più d'uno i soggetti che, senza titolo per rivendicarlo, appaiono oltremodo interessati alla sua registrazione, come ha dimostrato con dovizia di particolari il recente saggio "L'affare Modigliani" di Dania Mondini e Claudio Loiodice, dell'ufficio di presidenza della Fondazione Caponnetto".