Torna la campagna CEI "Insieme ai sacerdoti", per sensibilizzare sulle Offerte deducibili

Nel mese per il sostentamento del clero si richiama l'attenzione sul ruolo delle Offerte deducibili e si ricorda ai fedeli che i sacerdoti sono affidati alla loro generosità per compiere con serenità il proprio compito.

Tra i 34mila preti diocesani segnaliamo in Calabria Don Ernesto Piraino, Parroco di Gesù Cristo Salvatore a Praia a Mare, da poliziotto a sacerdote sempre al servizio del bene comune.

Un mese con i sacerdoti, annunciatori del Vangelo in Parole ed opere nell'Italia di oggi, promotori di progetti anti-crisi per famiglie, anziani e giovani in cerca di occupazione.

"Aiutare in maniera concreta i nostri sacerdoti credo sia un dovere di tutti noi che ne apprezziamo la missione e l'operato. Ogni Offerta, anche di minimo importo, sostiene un sacerdote e gli dà energia per continuare a svolgere la sua missione e aiutare i più poveri. Se crediamo nei sacerdoti, spetta a noi, in prima persona, sostenerli" spiega il responsabile del Servizio Promozione Sostegno Economico alla Chiesa cattolica, Matteo Calabresi - L'Offerta è un contributo speciale, da introdurre stabilmente nella nostra vita cristiana, ripetendolo qualche volta l'anno, perché ci incammina su una nuova strada di comunione con la Chiesa. Basterà anche un piccolo importo, ma donato in tanti, perché raggiunga tutti i preti diocesani in Italia, non soltanto il nostro".

I sacerdoti si affidano alla comunità per essere liberi di servire tutti. Le Offerte sono lo strumento che permette a ogni fedele di contribuire, secondo un principio di corresponsabilità, al sostentamento di tutti i sacerdoti diocesani, che assicurano una presenza costante in tutte le parrocchie per annunciare il Vangelo e supportare le comunità. Ogni Offerta rappresenta dunque un importante segno di appartenenza e comunione.
Destinate all'Istituto Centrale Sostentamento Clero, queste Offerte sono uno strumento perequativo e di solidarietà nazionale scaturito dalla revisione concordataria del 1984, per sostenere l'attività pastorale dei circa 34.000 sacerdoti diocesani. Infatti da oltre 30 anni i sacerdoti non ricevono più uno stipendio dallo Stato, la congrua, ed è responsabilità di ogni fedele partecipare al loro sostentamento, anche attraverso queste Offerte.

Don Ernesto Piraino

Ordinato sacerdote nel febbraio 2017, don Ernesto Piraino, dopo quasi diciotto anni di lavoro nella Polizia di Stato ha cambiato vita scegliendo di servire il Signore. Nato nel 1979 da una famiglia immigrata in Germania, don Piraino all'età di 19 anni è entrato in Polizia e, dopo il corso, ha iniziato il suo servizio a Reggio Calabria proseguendo poi a Gela e Messina. Cattolico fervente, nel 2006, mentre era impegnato in una parrocchia di Scilla quale educatore del settore giovanissimi e giovani si rese conto che si era verificata una svolta decisiva nel suo cammino di fede. "Davanti a Gesù giorno dopo giorno – racconta al Sir – cresceva in me il desiderio di donarmi a Lui nel sacerdozio, ma l'assoluta discrezione della mia guida spirituale di allora, fece sì che il seme maturasse nel tempo". Da qui la decisione di iscriversi a Teologia presso l'istituto San Tommaso di Messina. "Nel 2010 – prosegue il sacerdote – misi nelle mani del mio padre spirituale il desiderio di entrare in seminario, e nel 2011 iniziai il mio primo anno di formazione nel seminario di Reggio Calabria. Nel 2015 il rientro nella sua diocesi di origine, quella di San Marco Argentano-Scalea, dove due anni fa ha ricevuto l'ordinazione presbiterale.

Da poliziotto a sacerdote sempre al servizio del bene comune: questo l'impegno di Don Ernesto prima, assegnato come vice parroco, alla chiesa di San Pietro Apostolo, nel centro di Roggiano Gravina e, successivamente, nominato parroco di Gesù Cristo Salvatore a Praia a Mare e Rettore del Santuario Diocesano Madonna della Grotta nella medesima cittadina. Spiega così la sua scelta, ponderata con molta attenzione. "E' stato un bel salto, un radicale cambio di divisa. Da una molto operativa, quella del poliziotto, ad un'altra decisamente spirituale. Ero alle porte di un matrimonio, avevo comprato casa, amavo il mio lavoro che facevo con passione ed amore. Poi la chiamata del Signore è arrivata in modo travolgente".

Nell'arco di due anni gli impegni di Don Ernesto si sono moltiplicati; il Vescovo della Diocesi di San Marco Argentano-Scalea Mons. Leonardo Bonanno gli ha affidato anche l'incarico quale assistente spirituale, del settore adulti dell'Azione Cattolica diocesana, dell'Associazione medici cattolici, della Commissione diocesana per la tutela dei minori. Il sacerdote si occupa inoltre, a livello regionale, quale referente all'interno della Consulta di Pastorale giovanile, di rappresentare il Progetto Policoro.

Fermo e deciso, in quello che vuole, ma al contempo tenero, paterno e fraterno: i nuovi parrocchiani descrivono così la forza d'animo di Don Ernesto e la sua motivazione profonda. Dalle sue parole e dai comportamenti emerge una grande umanità, che fa presa perché parla di esperienze vissute, ma la sua forza, dicono, è la semplicità.

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Le Offerte per i sacerdoti

L'opera di sacerdoti come don Ernesto è resa possibile anche grazie alle Offerte per i sacerdoti, diverse da tutte le altre forme di contributo a favore della Chiesa cattolica, perché espressamente destinate al sostentamento dei preti diocesani.
Dal proprio parroco al più lontano. Ogni fedele è chiamato a parteciparvi, a titolo personale o della propria famiglia. L'Offerta è nata come strumento di comunione tra sacerdoti e popolo di Dio e delle parrocchie tra loro. Per dare alle comunità più piccole gli stessi mezzi di quelle più popolose, nel quadro della 'Chiesa-comunione' delineata dal Concilio Vaticano II.
Nel 2018 sono state raccolte 98.927 Offerte, per un totale di 8.801.301,17 euro. Queste concorrono a rendere possibile la remunerazione mensile dei 30.985 sacerdoti secolari e religiosi a servizio delle 224 diocesi italiane e dei 2.956 sacerdoti che, per ragioni di età o di salute, sono in previdenza integrativa. Sono sostenuti così anche circa 400 sacerdoti impegnati nelle missioni nei Paesi in via di sviluppo come fidei donum. Il contributo è deducibile fino ad un massimo di 1.032,91 euro l'anno.

Le donazioni vanno ad integrare la quota destinata alla remunerazione del parroco proveniente dalla raccolta dell'obolo in chiesa. Ogni curato infatti può trattenere dalla cassa parrocchiale una piccola cifra (quota capitaria) per il suo sostentamento, pari a circa 7 centesimi al mese per abitante. In questo modo, nella maggior parte delle parrocchie italiane, che contano meno di 5 mila abitanti, ai parroci mancherebbe il necessario. Le Offerte e l'8xmille vengono allora in aiuto alla quota capitaria.
L'8xmille oggi è strumento ben noto e non costa nulla di più ai fedeli. Le Offerte invece sono un passo ulteriore nella partecipazione: comportano un piccolo esborso in più, ma indicano una scelta di vita ecclesiale. Tuttora le Offerte coprono circa l'1,8% del fabbisogno e per remunerare il clero diocesano bisogna ancora far riferimento all'8xmille. Ma il loro significato indica un'ulteriore consapevolezza e partecipazione alla vita di tutte le comunità italiane, oltre che della propria. I contributi versati vengono inviati all'Istituto centrale sostentamento clero di Roma, che li distribuisce equamente tra i preti diocesani. Assicura così una remunerazione mensile che va dagli 870 euro netti al mese per un sacerdote appena ordinato, fino ai 1.354 euro per un vescovo ai limiti della pensione.