Bando ‘Borghi Calabria’, i consiglieri regionali Gallo e Orsomarso portano il caso in Aula

"Perché non è stata ancora pubblicata la graduatoria dei progetti ammessi e finanziati? Chi e perché sta contattando i Comuni destinatari delle risorse, chiedendo loro di rinunciare a far valere i propri diritti in cambio del finanziamento?". Sono alcuni dei quesiti già sollevati nei giorni scorsi dai consiglieri regionali Gianluca Gallo (Cdl) e Fausto Orsomarso (Gruppo Misto-FdI) e che adesso, anche alla luce di altre situazioni portate a galle da approfondimenti giornalistici, hanno trovato veste ufficiale in un'interpellanza indirizzata al presidente della giunta regionale con un solo obiettivo: far chiarezza sullo stato di attuazione del bando di valorizzazione dei Borghi della Calabria, sostenuto con 100 milioni di euro attinti al Fondo di sviluppo e coesione al fine di promuovere e incentivare la domanda turistica, migliorando l'offerta e l'accoglienza del territorio.

«Il contributo concedibile – ricordano Gallo e Orsomarso – è fissato in misura pari al 100% delle spese sostenute per la realizzazione di interventi di importo non inferiore a 300.000 euro, fino ad un massimo per beneficiario di 1.500.000 euro. Dopo la scadenza dei termini, prorogata al 21 Settembre 2018, la Commissione di valutazione si insediava nel Febbraio 2019, ultimando i suoi lavori nel volgere di due sedute consumate nell'arco temporale di dieci giorni. Pur in mancanza di notizie ufficiali circa l'espletamento dei lavori della predetta Commissione, il 3 Settembre scorso il presidente della Giunta regionale, dopo aver convocato nella sala verde della Cittadella la quasi totalità dei sindaci calabresi, rendeva loro pubblicamente noto, presenti anche l'assessore regionale all'urbanistica ed il Dirigente del Dipartimento Urbanistica, aver avuto luogo l'ammissione a finanziamento di 359 proposte progettuali. Il tutto, però, in assenza di formalizzazione della graduatoria, ad oggi non ancora pubblicata».

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Secondo i due consiglieri regionali del centrodestra, «lo stanziamento complessivo di 100 milioni, suddiviso per i 359 progetti indicati come ammessi a finanziamento da parte del presidente della giunta regionale, comporterebbe una ripartizione delle risorse a disposizione in misura inferiore alla soglia minima di 300.000 euro indicata dal Bando, attraverso una redistribuzione a pioggia a discapito del merito e dell'effettiva bontà dei progetti presentati». Inoltre, «negli ultimi giorni, riesce difficile capire a che titolo e da chi molti Comuni sarebbero stati raggiunti da richieste di riformulazione delle schede progettuali a suo tempo presentate, pur essendo il Bando chiuso e le valutazioni già espletate. In particolare, da diversi articoli giornalistici apparsi su testate di rilevanza regionale, rimasti tutti privi di smentita, si è appreso anche dell'esistenza di comunicazioni indirizzate dal Dipartimento ai Comuni, con invito agli stessi ad accettare il finanziamento loro concesso previa rinuncia, da parte degli stessi, a possibili azioni giudiziarie finalizzate a reclamare il pieno rispetto delle previsioni del Bando. Inevitabile, pertanto, chiamare alle proprie responsabilità il governatore, per sapere se reputi corretto procedere ad una sostanziale suddivisione in egual misura delle risorse disponibili, ignorando il merito dei progetti presentati e le previsioni del Bando nel punto in cui si fissa in 300.000 euro il minimo ed in 1.500.000 di euro il massimo dell'importo del contributo concedibile», ma pure per comprendere chi e perché si stia muovendo - almeno apparentemente - in contrasto con le previsioni del Bando. In coda, la richiesta di informazioni anche sul se e quando «si intenda procedere alla pubblicazione della graduatoria dei progetti ammessi a finanziamento» e su «quali iniziative si intenda assumere con urgenza per consentire il trasferimento immediato delle risorse in favore dei Comuni beneficiari».