Tirocinanti calabresi: "Più tutele e occupazione stabile"

"Continua l'inchiesta che ha come protagonisti i tirocinanti calabresi tra cui uomini e donne over 50 che prestano servizio per colmare l'affannosa carenza di personale negli uffici comunali o ministeriali calabresi. Per i tirocinanti degli Enti Locali si parlava di un bando che avrebbe dovuto essere pubblicato nell'ottobre del 2019 sotto forma di Tirocini finalizzati all'inclusione sociale (TIS). Uno strumento per agevolare l'inclusione sociale, l'autonomia e la riabilitazione delle persone prese in carico dai servizi sociali e/o dai servizi sanitari competenti". Lo si legge in una nota diffusa dai tirocinanti stessi.

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"Per i tirocinanti del comparto Giustizia – si legge ancora – che termineranno il proprio servizio a gennaio 2020, una seppur minima o quasi flebile opportunità sembra offerta dal concorso pubblico pubblicato per 616 operatori giudiziari (inquadrati nell'area II, fascia economica F1) mediante avviamento degli iscritti nelle liste di cui all'art. 16 legge 28 febbraio 1987, n. 56 a cui farà seguito un'ulteriore procedura per circa 1.200 posti – a tempo determinato – per coloro che rimarranno al di fuori dei 616.
Per i tirocinanti Miur si attende la presa di servizio che è stata notevolmente ritardata causando notevoli disagi nelle istituzioni scolastiche. Per i tirocinanti Mibact si attende la pubblicazione del bando – queste almeno sarebbero le ultime notizie arrivate nell'agosto scorso – sul percorso di aggiornamento delle competenze e professionalizzante. E' importante – concludono – sensibilizzare l'attuale governo centrale giallo-rosso verso la problematica dei tirocinanti calabresi affinché possa intervenire in prima persona, insieme alla regione Calabria, al fine di affrontare tutte le criticità che investono i tirocinanti calabresi al fine di trovare sbocchi occupazionali stabili a salvaguardia del futuro di queste persone e per non disperdere le professionalità acquisite".