Psr Calabria, D’Acri: “Dall’Europa un riconoscimento alla bontà della nostra azione”

"Abbiamo ottenuto anche dalla commissione europea il riconoscimento della bontà dell'azione intraprese per portare avanti nel migliore dei modi il Programma di sviluppo rurale della Calabria". È quanto affermato da Mauro D'Acri, consigliere regionale con delega all'Agricoltura a margine del comitato di sorveglianza del Programma di sviluppo rurale della Calabria 2014/2020 in corso a Rocca Imperiale.
"Lo stesso FilipBusz, capo dell'unità Italia della direzione generale Agricoltura della Commissione Europea – ha detto ancora D'Acri – ha certificato come il Psr della nostra regioneper quanto riguarda l'efficienza delle tempistiche di pagamento e il livello di avanzamento della spesa (oltre il 41% della dotazione) è tra i primi 3 in Italia ed è in media all'andamento delle programmazioni europee. Ma nettamente superiore alla media italiana, che si attesta a circa il 30%". "Un risultato importante – ha aggiunto – che allo stesso tempo ci gratifica per l'enorme lavoro svolto ma ci carica di responsabilità per mantenere tutti gli impegni che come Regione abbiamo assunto per portare al termine l'intero Psr. Allo stato attuale non solo abbiamo centrato i target previsti nel 2018 e nel 2019, ma addirittura siamo riusciti a completare il 26% di quanto previsto per il 2020".
Al comitato di Sorveglianza oltre a D'Acri e Busz hanno partecipato, tra gli altri, il referente del Psr Calabria della DG Agri della Commissione Europea Leonardo Nicolia, i referenti del Ministero per le Politiche Agricole Alimentari Forestali e del Turismo Francesco Valitutti e Carlo Stumpo, la referente del ministero dell'Ambiente e della Tutela del territorio e del mare Maria Marano ed il referente del Ministero dell'Economia e delle Finanze Alessandro Mazzamati.Nonché il direttore generale del dipartimento e autorità di Gestione, Giacomo Giovinazzo. "Contiamo – ha concluso D'Acri – che proprio grazie agli interventi programmati ed eseguiti e gli investimenti già avviati dagli imprenditori l'agricoltura della nostra regione possa crescere e possa contribuire, visto il peso specifico del comparto, allo sviluppo complessivo dell'intera economia calabrese".

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