Mafia, Morra: "In lotta chiave volta per crescita Italia"

"L'interdittiva antimafia, ovvero il provvedimento amministrativo del Prefetto che si pone l'obiettivo di tutelare l'economia sana da infiltrazioni della criminalita' organizzata nella stessa, produce l'effetto di escludere l'imprenditore da contratti con la PA. Raffaele Cantone, presidente dell'Autorita' Nazionale Anti Corruzione, in un articolo su Il Mattino di ieri, ha posto la questione della rilevanza di questi provvedimenti. Troppe volte quando si parla di criminalita' organizzata ci si lascia andare ad opinioni, piuttosto che ai numeri ed allo studio che danno un quadro preciso della situazione". Lo afferma il presidente della Commissione parlamentare antimafia, Nicola Morra.

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"Cantone scrive: dal 2014 al 2018 abbiamo avuto un totale di 2250 imprese raggiunte da interdittiva antimafia. Le percentuali sono impressionanti: piu' 370% nel 2018 rispetto al 2014. Ma l'analisi dei dati - prosegue Morra - mostra ancora altri dati che fanno riflettere: i primi posti delle regioni che hanno il maggior numero di imprese raggiunte sono, purtroppo, Calabria e Sicilia, rispettivamente con piu' di 600 imprese la prima e con 580 la seconda. Seguono la Campania con 250 imprese, Emilia Romagna con 180, Lombardia con 160 e Piemonte e Puglia con poco piu' di 100 imprese per regione. Se contiamo una media di 10 persone che lavorano in queste imprese ci rendiamo conto del danno che provocano le mafie all'economia legale, ai lavori pubblici e al mondo del lavoro. Numeri cosi' alti devono anche essere letti con un grande apprezzamento per il lavoro dei prefetti e delle forze dell'ordine che indagano e stoppano le infiltrazioni". "Concordo con Cantone e lo ripeto dal primo giorno che mi sono insediato come Presidente della commissione Antimafia: le mafie sparano molto meno e hanno messo in gioco tutta la loro forza nell'economia, e' li' il vero e profondo problema che deve affrontare lo Stato. Le mafie cercano denaro e vanno dovunque ne possono trovare dal Sud al Nord, ed in ogni ambito d'attivita'. Di oggi proprio e' la notizia di arresti in Sicilia che vedevano come uno dei principali business del clan le gite in barca nel mare di Taormina. E poi abbiamo anche un'impresa legata alla Camorra impegnata nei lavori del Ponte Morandi, che e' stata fermata", continua il presidente dell'Antimafia. "Quando si parla di Europa, di crescita, di economia e di manovre finanziarie, se non si pone il problema del contrasto alle mafie come primo punto dell'agenda politica, a mio parere non si discute seriamente. Nella lotta vera, serrata alle mafie c'e' la chiave di volta anche per la crescita economica dell'Italia. E come dimostra lo studio sulle interdittive c'e' bisogno di analisi serie ed approfondite e di meno opinioni che lasciano il tempo che trovano", conclude Morra.